Non ripartirà da zero e proseguirà con gli stessi giudici. Così ha deciso il presidente del Tribunale di Vibo Valentia Antonio Di Matteo. Rigettata un’altra istanza di astensione presentata Brigida Cavasino e Gilda Romano dopo la decisione della Corte d’appello di Catanzaro che lo scorso 10 agosto ha accolto la richiesta di ricusazione proposta dagli avvocati Francesco Sabatino e Daniela Garisto. Il maxi processo Rinascita Scott continuerà con lo stesso collegio giudicante presieduto proprio da Brigida Cavasino con a latere Gilda Romano e Claudia Caputo. Tra gli imputati non c’è più invece il boss di Zungri Giuseppe Accorinti la cui posizione è stata stralciata e per il quale bisognerà ricominciare pressoché daccapo. A comunicare la decisione del presidente del Tribunale di Vibo è stata la stessa Cavasino in apertura dell’udienza di oggi caratterizzata dal controesame del colonnello dei carabinieri Valerio Palmieri, uno dei principali investigatori.
Niente astensione
Niente astensione
A far tremare il maxi processo è stata la Corte d’appello di Catanzaro che lo scorso 10 agosto pronunciandosi in sede di rinvio della Cassazione ha ritenuto incompatibili i giudici Cavasino e Romano per aver già espresso un’anticipazione di giudizio nei confronti dell’imputato Giuseppe Accorinti il cui nome e la cui vicenda è stata analizzata anche nelle motivazioni della sentenza del processo scaturito dall’operazione “Nemea-Rinascita Scott” contro il clan Soriano di Filandari. Un prima richiesta di astensione formulata dai due togati era stata presentata proprio nel marzo del 2021, ovvero due mesi dopo l’inizio del maxiprocesso. Allora come oggi il presidente del Tribunale di Vibo aveva respinto l’istanza. Avanti quindi con gli stessi giudici senza Accorinti nella lista degli imputati.
L’istanza di ricusazione di Luigi Mancuso
Chiara la posizione della Dda di Catanzaro: la ricusazione interessa solo il boss di Zungri e non tutti gli altri imputati. Il maxi processo per l’ufficio di Procura è salvo ma un’altra spada di Damocle pende sulla testa di Rinascita Scott. Nei prossimi giorni la Corte d’appello di Catanzaro dovrà pronunciarsi anche sulla ricusazione presentata dagli avvocati Francesco Calabrese e Paride Scinica per conto del boss di Limbadi Luigi Mancuso nei cui confronti la Cassazione ha annullato con rinvio la decisione. Stessa situazione di Accorinti e alta probabilità di una nuova ricusazione. Fuori dal filone principale del processo finirebbe di fatto uno dei principali imputati di Rinascita Scott.
