La Corte di Cassazione ha annullato con rinvio la decisione del Tribunale del Riesame che aveva confermato gli arresti domiciliari per l’avvocato Francesco Stilo di Lamezia Terme, imputato nel maxiprocesso Rinascita Scott. In particolare, la Suprema Corte ha accolto il ricorso degli avvocati Piero Chiodo e Paola Stilo in ordine alla rivisitazione del quadro cautelare e dovrà essere ora altra sezione del Tribunale del Riesame di Catanzaro a decidere sul mantenimento o meno degli arresti domiciliari nei confronti di Francesco Stilo, tenendo però conto – questa volta – dei dettami della Cassazione in punto di annullamento della precedente decisione.
Il ricorso in Cassazione
Il ricorso in Cassazione
Nel ricorso sono state portate all’attenzione della Cassazione una serie di circostanze come quella attinente le dichiarazioni di Andrea Mantella che ha parlato dell’avvocato Stilo solo sino al 2012 ma non per gli anni successivi (Mantella ha iniziato a collaborare nel maggio 2016). “La difesa – sottolinea l’avvocato Paola Stilo in una nota – ha cercato quindi di smontare la credibilità del collaboratore in ordine ai riscontri sulle sue dichiarazioni così come sulla mancanza di riscontri in ordine ad altri episodi contestati”. Sottolineate poi le dichiarazioni del collaboratore Raffaele Moscato che in udienza ha riferito di non conoscere “alcun fatto illecito commesso da Francesco Stilo”, così come quelle dei testi Roberto Mazzocca, Crudo e Porcelli in ordine alle mancate minacce da parte dell’avvocato Stilo ad un testimone. “Anche da ciò – conclude la nota – è stata chiesta la revoca degli arresti domiciliari mancando tra l’altro l’attualità delle esigenze cautelari, essendo Francesco Stilo ristretto dal 19 dicembre 2019″. La Cassazione ha quindi annullato con rinvio la decisione del Tdl.