“Se riaprono l’indagine sulla morte di Rossi succederà un casino grosso… Non si è suicidato! Non si è suicidato! Rossi non si è suicidato! Rossi è stato ucciso”. E’ il 30 marzo del 2018 e gli investigatori del Ros intercettano nello studio dell’ex parlamentare a Catanzaro una conversazione tramite spyware tra l’avvocato Giancarlo Pittelli e un misterioso interlocutore che viene indicato con le lettere “X Y”. A parlare è proprio il noto penalista catanzarese e l’intercettazione finisce agli atti di “Rinascita Scott”, la maxi inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro guidata da Nicola Gratteri sfociata nella notte tra il 18 e il 19 dicembre del 2019 nel mega blitz che portò, tra gli altri, all’arresto dello stesso Pittelli. Tra le pagine discoverate dell’indagine si parla anche del giallo dei gialli che coinvolge il Monte Paschi di Siena: la morte di David Rossi. Per Pittelli non si è suicidato ma è stato ucciso. E’ lui a riferirlo a “mister X” ma il vero mistero è un altro: da chi ha appreso queste informazioni l’ex senatore di Forza Italia? E qui entra in scena uno dei suoi legali di fiducia Giuseppe Mussari, ex presidente di Banca Mps, catanzarese d’origini, legato da un rapporto professionale e personale radicato negli anni con David Rossi. L’ipotesi è che a raccontare il particolare inquietante a Pittelli possa essere stato proprio lui. Il diretto interessato smentisce categoricamente e bolla le ricostruzioni di alcuni media nazionali come errate. Illazioni che definisce “devastanti” in un’intervista rilasciata a “La Nazione”.
Gli sms tra Mussari e Pittelli
Gli sms tra Mussari e Pittelli
Mettendo in fila date e intercettazioni estrapolate dalle migliaia di pagine che compongono la maxi inchiesta “Rinascita Scott” viene fuori un primo e fondamentale punto fermo: non è stato Giuseppe Mussari a riferire a Giancarlo Pittelli che David Rossi sarebbe stato ucciso. Innanzitutto, l’intercettazione con “Mister X” è datata 30 marzo 2018 e Pittelli – secondo quanto emerge dagli atti – conosce Mussari esattamente tre mesi dopo, il 26 maggio 2018. Riporta infatti questa data il primo contatto tra i due, intercettato sempre dagli uomini del Ros che stanno indagando sull’ex parlamentare. “Buona sera sono Giuseppe Mussari, spero di non disturbare, le scrivo per chiederle se possibile fissare un incontro. Buona domenica”. E’ un sms indirizzato da Mussari a Pittelli che risponde con altri tre messaggi testuali: “Alle 9? Se ti va bene facciamo quattro chiacchiere”; “Caro Giuseppe, non darmi mai più del Lei. Lunedì sarà a Reggio fino a sera e martedì a Crotone. Che ne pensi se prendiamo un caffè a Piazza Roma”; “Ho appreso che andavi all’asilo con mia moglie”. I messaggi confermano la recente conoscenza tra i due ribadita a chiare lettere anche da Mussari. “Dal tenore del primo messaggio io do del lei a Pittelli, e solo dopo il suo espresso invito, gli do del tu. A dimostrazione che non lo conoscevo prima di questo scambio. Pittelli è stato intercettato dal 22 gennaio al 6 dicembre 2018 e prima del mio sms del 26 maggio non c’è stato nessun rapporto o conversazione. I contenuti della conversazione con mister X del 30 marzo su David Rossi, sono da ascriversi esclusivamente all’avvocato Pittelli e non riferibili in alcun modo a me”. (mi.fa.)
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