Dopo le condanne emesse in primo grado con il rito abbreviato nell’ambito del maxi processo Rinascita Scott, all’alba di oggi i carabinieri del Nucleo investigativo di Vibo e dei reparti speciali del Ros hanno eseguito una misura cautelare emessa dal gip del Tribunale di Catanzaro su richiesta della Direzione distrettuale antimafia guidata da Nicola Gratteri nei confronti di undici persone. Il blitz si è concentrato nella provincia di Vibo Valentia ma anche in Lombardia e nel Lazio.
Il pericolo di fuga dopo la condanna
Il pericolo di fuga dopo la condanna
I destinatari del provvedimento sono stati condannati lo scorso 6 novembre nel processo celebrato con rito abbreviato per associazione di stampo mafioso e altre fattispecie delittuose aggravate dal metodo mafioso a pene detentive fra 12 e 20 anni di reclusione. La misura, richiesta dalla Procura antimafia, scaturisce da una nuova valutazione, a seguito della condanna, del pericolo di fuga e del rischio di reiterazione del reato. Le undici persone, trasferite in carcere dopo le formalità di rito, erano tutte in libertà a causa dell’annullamento della misura cautelare iniziale eseguita nei loro confronti il 19 dicembre 2019 operato dal Tribunale della Libertà e Corte di Cassazione che, a suo tempo, avevano ravvisato l’insussistenza di esigenze cautelari.
LEGGI ANCHE | Rinascita Scott, arresto bis per il Ministro della ‘ndrangheta vibonese. L’ identikit di Giofrè
LEGGI ANCHE | Rinascita Scott, nuovo blitz dei carabinieri a Vibo: ecco chi è stato arrestato (NOMI)