di Mimmo Famularo – E’ l’ora dei pentiti. Entra nel vivo il maxi processo “Rinascita Scott”. Archiviate le questioni preliminari, prende forma il dibattimento del filone principale con il debutto dei primi collaboratori di giustizia. Da lunedì nell’aula bunker del polo industriale di Lamezia Terme si inizierà a fare davvero sul serio. Nel mese di febbraio saranno 42 le “gole profonde” chiamate a deporre in videoconferenza dai vari siti riservati nell’ambito del troncone ordinario che vede alla sbarra 330 imputati. Saranno esaminati dai pm antimafia Antonio De Bernardo e Annamaria Frustaci e controesaminati dagli avvocati del collegio difensivo nell’ambito di dieci udienze già calendarizzate.
Si parte con i pentiti crotonesi
Si parte con i pentiti crotonesi
Ad aprire la lunga sequenza dei testi annunciati della Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro sarà Luigi Bonavantura, ex affiliato al clan Vrenna-Bonaventura di Crotone, che inaugurerà l’udienza fissata per l’uno febbraio dinnanzi al Tribunale collegiale di Vibo Valentia presieduto da Brigida Cavasino. Il pentito crotonese, collegato in videoconferenza da una località riservata, sarà subito esaminato dai pm che hanno inserito nell’elenco giornaliero altri sette collaboratori di giustizia: gli altri crotonesi Angelo Salvatore Cortese, ex braccio destro del boss Nicolino Grande Aracri di Cutro; l’ex armiere dei Vrenna Vincenzo Marino; l’ex capo del Locale di Belvedere Spinello, Francesco Oliverio; l’ex boss Giuseppe Vrenna e l’ex affiliato di Isola Capo Rizzuto Antonio Sestito. Nella stessa giornata verranno sentiti anche il reggino Giuseppe Costa, ex capo dell’omonima consorteria operante nella “società di Siderno”; e il siciliano Pippo Di Giacomo, esponente di spicco dei Laudani di Catania.
Da Santo Mirarchi all’ex killer Gennaro Pulice
Il maxi processo proseguirà il 2 febbraio con altri sette collaboratori di giustizia. La lista prevede il debutto del cariatese Antonio Cicciù e a seguire la deposizione del reggino Paolo Iannò. Poi toccherà ai catanzaresi Santo Mirarchi e Tommasso Mazza per proseguire con il pentito storico della “mala” cosentina Franco Pino e con l’ex killer della ‘ndrangheta lametina Gennaro Pulice. A chiudere la giornata sarà Antonio Recchia di Castrovillari, ex affiliato al clan egemone nella città del Pollino.
Pino Scriva e gli altri
Il calendario di “Rinascita Scott” è particolarmente intenso e si tornerà in aula anche mercoledì 3 febbraio con l’attesa deposizione di un altro storico pentito Giuseppe Scriva, detto Pino, tra i primi collaboratori di giustizia della ‘ndrangheta vibonese. Prima di lui, a inaugurare la giornata, sarà Salvatore Schiavone, il 46enne originario di Nicotera, tra le ultime “gole profonde” che hanno deciso di collaborare con i magistrati guidati da Nicola Gratteri. A chiudere l’udienza sarà invece il reggino Pasquale Tripodoro. La giornata del 4 febbraio sarà invece dedicata al recupero di eventuali testi mentre il 5 proseguire ci sarà una parentesi con la requisitoria del pm nell’ambito dell’altro troncone del maxi processo, quello con rito abbreviato che vede alla sbarra 91 imputati. Il troncone ordinario riprenderà l’8 febbraio con Gaetano Albanese, il collaboratore di giustizia di Candidoni, paesino ai confini tra le province di Reggio Calabria e Vibo Valentia. L’udienza prevede le deposizioni di altri quattro pentiti: il cosentino Umile Arturi, il pugliese Massimo D’Amico, il siciliano Luigi Guglielmo Umberto Farris e il lametino Pasqualino D’Elia. Il giorno dopo (9 febbraio) toccherà ai reggini Nino Fiume, Vincenzo Grimaldi, Giuseppe Morano, al palermitano Francesco Onorato, al cosentino Roberto Pagano e al napoletano Antonio Schettini. L’11febbraio sarà il turno dei lametini Domenico e Giuseppe Giampà ma anche del pentito tropeano Eugenio William Polito.
Il giorno di Gaspare Spatuzza
Grande attesa poi per la deposizione del super pentito di Cosa Nostra Gaspare Spatuzza, in videocollegamento con l’aula bunker di Lamezia Terme il prossimo 15 febbraio. Dopo di lui toccherà al vibonese Giuseppe Comito, tra i primi pentiti della “nuova generazione” a deporre nel maxi processo. Il giorno dopo (16 febbraio) verranno esaminati Francesco Costantino e Francesco Michienzi mentre il 17 febbraio parleranno il sorianese Nicola Figliuzzi e il reggino di Oppido Mamertina Diego Zappia. Il 18 febbraio verranno chiamati in causa altri due pentiti storici della ‘ndrangheta vibonese: Angiolino Servello di Ionadi e Carlo Vadalà di Cessaniti. Il 22 e il 23 febbraio le udienze saranno riservate al recupero di eventuali testi. Il mese si chiuderà il 25 con le deposizione di due degli ultimi pentiti al debutto assoluto: Domenico e Michele Camillò.