Del tutto insufficienti per il Codacons le misure varate dal Governo per evitare i maxi-rincari delle bollette, con la riduzione dell’Iva al 5% da ottobre a dicembre e meno di 2,5 miliardi per tagliare gli oneri di sistema. Lo afferma l’associazione dei consumatori, che contro l’aumento di luce e gas e la stangata da complessivi 1.500 euro che si abbatterà questo autunno sulle famiglie italiane a causa dei rincari in diversi settori, è pronta a organizzare proteste in tutta Italia. “Si tratta di palliativi che avranno effetti solo nel breve periodo ma non risolvono il problema delle bollette né eviteranno i futuri rialzi delle tariffe – sostiene l’associazione.
La stangata d’autunno
“A tale situazione si aggiunge la stangata d’autunno che sta per abbattersi sui consumatori italiani, tra forti aumenti dei prezzi al dettaglio, caro-scuola e record della benzina alla pompa, e che potrebbe costare 1.500 euro a famiglia. Per tale motivo il Codacons chiede al Governo un pacchetto di misure, che preveda l’abolizione del canone Rai dalla bolletta elettrica, la sterilizzazione dell’Iva su luce e gas per tutto il 2022, lo stop alla fine del mercato tutelato previsto per il 2023 e la ridefinizione dei criteri di calcolo delle tariffe energetiche introducendo meccanismi più equi e in grado di contrastare le speculazioni sui mercati all’ingrosso. In assenza di misure strutturali – conclude il Codacons – le bollette di luce e gas continueranno a salire nei prossimi mesi, con conseguenze negative non solo sulle famiglie ma anche su industria e imprese, con un incremento dei prezzi al dettaglio ed una riduzione dei consumi”.