L’Istat ha pubblicato i dati territoriali dell’inflazione di agosto, in base ai quali l’Unione Nazionale Consumatori ha stilato la classifica completa di tutte le città e delle Regioni con i maggiori rincari, in termini di aumento del costo della vita. Non solo, quindi, delle città capoluoghi di Regione o dei comuni con più di 150mila abitanti. In testa alla graduatoria, Grosseto dove l’inflazione tendenziale pari a +7,2%, la seconda più alta d’Italia dopo Brindisi(+7,3%), si traduce nella maggior spesa aggiuntiva su base annua, equivalente a 1.623 euro per una famiglia media.
Catanzaro al secondo posto con spesa aggiuntiva più bassa
Catanzaro al secondo posto con spesa aggiuntiva più bassa
Sull’altro fronte della classifica, la città più virtuosa d’Italia in termini di spesa aggiuntiva più bassa è sempre Potenza, con l’inflazione più bassa del Paese (+3,4%) e dove in media si spendono “solo” 671 euro in più all’anno. Al secondo posto Catanzaro, (+4,2%, +784 euro). Medaglia di bronzo Caserta (+4,1%, +797 euro). Bene anche Trapani (4° posto), Bari (9°) e Ancona(10° posto).
Calabria al terzo posto per l’aumento più moderato
In testa alla classifica delle Regioni più ‘costose’, Liguria e Lombardia che registrano la stessa impennata del costo della vita, +1.403 euro su base annua, pur avendo un’inflazione molto differente, la Liguria la più alta d’Italia con +6,8% mentre la Lombardia si ferma a +5,4%. La Regione con l’aumento più moderato è ancora una volta la Basilicata, +3,5%, pari a 678 euro, seguita dal Molise (+4,7%, +861 euro). Medaglia di Bronzo per la Calabria (+5%, +915 euro).