Il prezzo della benzina in Italia ha ormai raggiunto livelli record con i rincari più alti che non si vedevano dal 2014. Rialzi che colpiscono direttamente e indirettamente i cittadini, costretti a subire passivamente una situazione sulla quale il Governo Draghi continua a fare finta di nulla. La settimana si è infatti aperta con nuovi record e la benzina verde che ormai sfiora i due euro al litro. Con le quotazioni dei prodotti petroliferi in Mediterraneo che hanno chiuso venerdì in salita, nel fine settimana è stata Eni ad aumentare di 1 centesimo i prezzi raccomandati di benzina e diesel. I prezzi praticati sul territorio, a valle degli interventi effettuati dalle compagnie, risultano quindi ancora in crescita.
Prezzi alle stelle
Prezzi alle stelle
In base agli ultimi dati ufficiali, il prezzo medio nazionale praticato della benzina, in modalità self, va a 1,718 euro/litro (venerdì 1,709) con i diversi marchi compresi tra 1,711 e 1,732 euro/litro (no logo 1,700). Il prezzo medio praticato del diesel, sempre in modalità self, sale a 1,576 euro/litro (venerdì 1,565) con le compagnie posizionate tra 1,570 e 1,587 euro/litro (no logo 1,560). Quanto al servito, per la benzina il prezzo medio praticato cresce a 1,851 euro/litro (venerdì 1,843) con gli impianti colorati che mostrano prezzi medi praticati tra 1,790 e 1,926 euro/litro (no logo 1,747). La media del diesel va a 1,717 euro/litro (venerdì 1,708) con i punti vendita delle compagnie con prezzi medi praticati compresi tra 1,657 e 1,789 euro/litro (no logo 1,608).
Il caro benzina e le orecchie da mercante del Governo
“Bisogna che il Governo intervenga non solo su luce e gas, ma anche sul caro benzina, riducendo le accise sui carburanti. Altrimenti queste tre voci rischiano di far schizzare verso l’alto l’inflazione con ripercussioni sul potere d’acquisto delle famiglie e, di conseguenza, sui consumi”. E’ quanto chiesto già un paio di settimane da Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. Per il momento però il Governo fa orecchio da mercante, il prezzo della benzina continua a salire e gli automobilisti sono sempre più costretti a mettere mano al portafoglio.
Effetto valanga sull’intera economia
Secondo le stime di Coldiretti, in un Paese come l’Italia dove l’85% dei trasporti commerciali avviene per strada il nuovo record dei prezzi dei carburanti ha un effetto valanga sulla spesa con un aumento dei costi di trasporto oltre che di quelli energetici. L’aumento è destinato a contagiare l’intera economia perché se salgono i prezzi del carburante si riduce il potere di acquisto degli italiani che hanno meno risorse da destinare ai consumi mentre aumentano i costi per le imprese. A subire gli effetti dei prezzi dei carburanti è anche l’intero sistema agroalimentare dove i costi della logistica arrivano ad incidere fino dal 30 al 35% sul totale dei costi per frutta e verdura.