“È del tutto evidente, e lo afferma anche Salvini nelle ultime sue dichiarazioni, che ‘non si può chiedere alle persone di recarsi alle urne con gli ospedali pieni’ e ‘in piena campagna vaccinale’. Nelle attuali condizioni epidemiologiche, nella nostra Regione, aver fissato la data delle elezioni il 14 febbraio, appare un atto irresponsabile che non può essere taciuto”. È quanto si legge in una lettera inviata al presidente facente funzioni della Regione Calabria, Nino Spirlì, dai movimenti che partecipano al tavolo del centrosinistra (Calabria Civica, Verdi, Sinistra italiana, 6000Sardine, Calabria Aperta, Movimento Cinque Stelle, Partito Socialista Italiano, Articolo 1 e Centro Democratico). Lettera inviata per conoscenza anche al presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, al ministro per gli Affari regionali e le Autonomie, Francesco Boccia, al ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, al ministro per il Sud e la Coesione territoriale, Giuseppe Provenzano, e al ministro della Salute, Roberto Speranza. C’è “in ballo la salute delle persone – si legge ancora – e la stessa non può essere barattata con quello che sembra essere un mero calcolo cinico e spregiudicato”. La richiesta è semplice e in linea con le decisioni già adottate dal Consiglio dei Ministri, con decreto legge, sulle elezioni comunali di diversi Comuni calabresi in cui, nelle scorse settimane, si sarebbe dovuti andare al voto: “Si tenga inoltre conto del fatto che il Consiglio dei Ministri ha già deciso con proprio decreto legge, a causa del virus, il rinvio delle elezioni nei comuni di Siderno, Crucoli, Casabona, Delianuova e per l’elezione degli organi della Città Metropolitana di Reggio Calabria, nonostante le procedure elettorali fossero già arrivate alla presentazione delle liste dei candidati ai Consigli comunali e dei candidati a sindaco”.