Riqualificazione centro storico Cosenza, Guccione presenta interrogazione a sindaco Occhiuto

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“Entro il 31 dicembre 2021 dovrà concludersi tutto l’iter del Contratto istituzione di sviluppo (CIS) per la riqualificazione del centro storico di Cosenza. Il Comune di Cosenza, però, non avrebbe ancora consegnato né schede né proposte progettuali”.

È quanto afferma il consigliere comunale Carlo Guccione che ha presentato un’interrogazione a risposta scritta al sindaco di Cosenza Mario Occhiuto per chiedere “quali iniziative urgenti intende predisporre per fare in modo che vengano presentate, nei tempi stabiliti, le proposte progettuali di competenza del Comune di Cosenza, al fine di evitare che il mancato rispetto dell’iter finalizzato alla sottoscrizione del Contratto (CIS) possa poi portare alla perdita del finanziamento”. Il Contratto istituzionale di sviluppo (CIS) per la riqualificazione dei centri storici di Cosenza, Napoli, Palermo e Tarano è stato voluto e approvato dal Governo Gentiloni. In particolare, il progetto di riqualificazione del centro storico di Cosenza si inserisce nell’Ambito del Piano operativo “Cultura e Turismo” e prevede uno stanziamento di 90 milioni di euro. “È stata avviata la fase dell’interlocuzione – ha spiegato Carlo Guccione – con tutti i soggetti e gli Enti a vario titolo coinvolti nel processo di sviluppo del centro storico di Cosenza per individuare gli obiettivi specifici dell’iniziativa e svolgere una prima ricognizione delle proposte di intervento prima di procedere alla sottoscrizione del CIS. Al Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo sono già pervenuti i progetti del Mibac Calabria, dell’amministrazione provinciale di Cosenza, dell’Università della Calabria e quelli nati dalla collaborazione tra la Provincia di Cosenza e l’Agenzia regionale demaniale”. “Sarebbe interessante capire quali sono i progetti e le schede che il Comune di Cosenza ha messo in campo e presentato per il Centro storico, prima di arrivare a formulare un elenco di interventi ammissibili con le finalità del Piano operativo Cultura e turismo. Sappiamo che, a tal proposito, lo scorso 28 aprile si è tenuta una riunione (Tavolo di concertazione) organizzata dal Ministero e dal sottosegretario ai Beni e alle attività culturali Anna Laura Orrico. È quanto meno singolare – sottolinea il consigliere Guccione – che il Comune di Cosenza non abbia avuto l’accortezza e la sensibilità istituzionale di concordare la presentazione dei progetti attraverso una discussione con i rappresentati del Consiglio comunale. Non vorremmo che questo mancato coinvolgimento sia dovuto all’assenza di idee progettuali e di proposte per il rilancio del centro storico. Ci risulta che la Provincia, il Mibac Calabria, l’Unical e l’Agenzia regionale demaniale abbiano proposto progetti per decine di milioni di euro. Ma la stessa cosa non può dirsi per il Comune di Cosenza che pare non abbia fatto pervenire in quella sede le sue schede e proposte progettuali. Entro il 31 dicembre 2021 tutto l’iter del CIS dovrà essere concluso attraverso la procedura degli atti con impegni giuridicamente vincolanti, altrimenti il finanziamento di 90 milioni verrà revocato e dirottato verso altre destinazioni. Il tempo a disposizione è poco: mancano 19 mesi e se non si accelera con la presentazione dei progetti e la concertazione tra tutti gli Enti interessati, il rischio è che le procedure tecnico-istituzionale propedeutiche alla firma del Contratto istituzionale di sviluppo Cosenza-Centro storico (CIS) non si concludano nel periodo stabilito”.

È quanto afferma il consigliere comunale Carlo Guccione che ha presentato un’interrogazione a risposta scritta al sindaco di Cosenza Mario Occhiuto per chiedere “quali iniziative urgenti intende predisporre per fare in modo che vengano presentate, nei tempi stabiliti, le proposte progettuali di competenza del Comune di Cosenza, al fine di evitare che il mancato rispetto dell’iter finalizzato alla sottoscrizione del Contratto (CIS) possa poi portare alla perdita del finanziamento”. Il Contratto istituzionale di sviluppo (CIS) per la riqualificazione dei centri storici di Cosenza, Napoli, Palermo e Tarano è stato voluto e approvato dal Governo Gentiloni. In particolare, il progetto di riqualificazione del centro storico di Cosenza si inserisce nell’Ambito del Piano operativo “Cultura e Turismo” e prevede uno stanziamento di 90 milioni di euro. “È stata avviata la fase dell’interlocuzione – ha spiegato Carlo Guccione – con tutti i soggetti e gli Enti a vario titolo coinvolti nel processo di sviluppo del centro storico di Cosenza per individuare gli obiettivi specifici dell’iniziativa e svolgere una prima ricognizione delle proposte di intervento prima di procedere alla sottoscrizione del CIS. Al Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo sono già pervenuti i progetti del Mibac Calabria, dell’amministrazione provinciale di Cosenza, dell’Università della Calabria e quelli nati dalla collaborazione tra la Provincia di Cosenza e l’Agenzia regionale demaniale”. “Sarebbe interessante capire quali sono i progetti e le schede che il Comune di Cosenza ha messo in campo e presentato per il Centro storico, prima di arrivare a formulare un elenco di interventi ammissibili con le finalità del Piano operativo Cultura e turismo. Sappiamo che, a tal proposito, lo scorso 28 aprile si è tenuta una riunione (Tavolo di concertazione) organizzata dal Ministero e dal sottosegretario ai Beni e alle attività culturali Anna Laura Orrico. È quanto meno singolare – sottolinea il consigliere Guccione – che il Comune di Cosenza non abbia avuto l’accortezza e la sensibilità istituzionale di concordare la presentazione dei progetti attraverso una discussione con i rappresentati del Consiglio comunale. Non vorremmo che questo mancato coinvolgimento sia dovuto all’assenza di idee progettuali e di proposte per il rilancio del centro storico. Ci risulta che la Provincia, il Mibac Calabria, l’Unical e l’Agenzia regionale demaniale abbiano proposto progetti per decine di milioni di euro. Ma la stessa cosa non può dirsi per il Comune di Cosenza che pare non abbia fatto pervenire in quella sede le sue schede e proposte progettuali. Entro il 31 dicembre 2021 tutto l’iter del CIS dovrà essere concluso attraverso la procedura degli atti con impegni giuridicamente vincolanti, altrimenti il finanziamento di 90 milioni verrà revocato e dirottato verso altre destinazioni. Il tempo a disposizione è poco: mancano 19 mesi e se non si accelera con la presentazione dei progetti e la concertazione tra tutti gli Enti interessati, il rischio è che le procedure tecnico-istituzionale propedeutiche alla firma del Contratto istituzionale di sviluppo Cosenza-Centro storico (CIS) non si concludano nel periodo stabilito”.
Redazione Calabria 7

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