E’ Repubblica a raccontare in prima pagina che dal 10 maggio potrebbero celebrarsi di nuovo le messe in Italia.
All’aperto, dove possibile. Più difficilmente al chiuso, anche se questo dettaglio sarà definito nelle prossime ore. Sicuramente con la mascherina.
“È il compromesso più avanzato a cui lavorano le diplomazie del governo e della Cei, con il sostegno di Giuseppe Conte. Silenziosamente. Per chiudere lo scontro inedito che ha lasciato il premier più isolato che mai. Il 10 maggio, allora. O meglio: Palazzo Chigi preferirebbe l’11 maggio, un lunedì, in modo da garantire una ripresa soft. I vescovi, però, chiedono almeno di ripartire in un giorno festivo, evocativo, di rinascita. E lo chiedono mentre mobilitano il mondo cattolico e giocano di sponda con mezzo governo”. Il ministro Luciana Lamorgese tratta i particolari con il presidente della Cei Gualtierio Bassetti. Tra le novità, potrebbe esserci un vincolo legato alla natura stessa delle strutture ecclesiastiche italiane. Tra le indicazioni che filtrano dal Viminale, come spiega La Repubblica, dovrebbe esserci quella di invitare preti e parroci a celebrare, dove possibile, le messe all’aperto per evitare l’affollamento all’interno dei luoghi chiusi.