La rivoluzione di Crotone, il sindaco del popolo: “Nessuno inciucio con il Pd. Tansi fuori dalla Giunta”

Vincenzo Voce

Intervista a Enzo Voce: “Abbiamo dimostrato che in Calabria una politica diversa si può e si deve fare”. La Sculco chiede di collaborare?: “Non ne so nulla”

di Mimmo Famularo – Crotone ha deciso di voltare pagina e ha scelto il suo nuovo sindaco. Si chiama Vincenzo Voce ed è il nome nuovo della politica calabrese. Ha vinto nel feudo degli Sculco e lo ha fatto con un autentico plebiscito. La sua svolta è già nei numeri con un Consiglio comunale rinnovato nello spirito e nelle idee. Tra i banchi della maggioranza ci saranno 18 nuovi consiglieri comunali e, tra questi, 10 donne. “In aula siederanno 14 laureati ed è la dimostrazione – dice Voce con orgoglio – di un Consiglio comunale di qualità composto da persone competenti”. Il civismo batte il vecchio modo di fare politica. Per Voce è la competenza che vince sul clientelismo. Una vittoria simbolica per la Calabria che vuole cambiare e schiacciante nei numeri con oltre il 60% dei consensi ottenuto nel turno di ballottaggio. Ben oltre le più rosee aspettative. Ribaltato il candidato del centrodestra Antonio Manica che non è andato oltre il 36%. Così Crotone lancia un messaggio di speranza alla Calabria ed Enzo Voce può iniziare a costruire il suo sogno: cambiare la città e renderla un posto migliore dove vivere, restare e lavorare.

di Mimmo Famularo – Crotone ha deciso di voltare pagina e ha scelto il suo nuovo sindaco. Si chiama Vincenzo Voce ed è il nome nuovo della politica calabrese. Ha vinto nel feudo degli Sculco e lo ha fatto con un autentico plebiscito. La sua svolta è già nei numeri con un Consiglio comunale rinnovato nello spirito e nelle idee. Tra i banchi della maggioranza ci saranno 18 nuovi consiglieri comunali e, tra questi, 10 donne. “In aula siederanno 14 laureati ed è la dimostrazione – dice Voce con orgoglio – di un Consiglio comunale di qualità composto da persone competenti”. Il civismo batte il vecchio modo di fare politica. Per Voce è la competenza che vince sul clientelismo. Una vittoria simbolica per la Calabria che vuole cambiare e schiacciante nei numeri con oltre il 60% dei consensi ottenuto nel turno di ballottaggio. Ben oltre le più rosee aspettative. Ribaltato il candidato del centrodestra Antonio Manica che non è andato oltre il 36%. Così Crotone lancia un messaggio di speranza alla Calabria ed Enzo Voce può iniziare a costruire il suo sogno: cambiare la città e renderla un posto migliore dove vivere, restare e lavorare.

– Sindaco ha dormito?
Si, ho dormito nonostante avessi l’adrenalina alle stelle. Mi sono anche svegliato prestissimo, addirittura un po’ prima del solito.

-Si dice che con lei ha vinto “il concittadino della porta accanto”, il civismo. Cosa rappresenta questa vittoria per Crotone ma anche per la Calabria?
Rappresenta un modo nuovo di fare politica. In questi anni i partiti sono stati molto distanti dai veri problemi della gente. Abbiamo dimostrato che una politica diversa si può e si deve fare. Questo è il messaggio che lanciamo da Crotone al resto della Calabria

-Diamo un titolo al suo trionfo: miracolo, rivoluzione, risveglio delle coscienze o vittoria del popolo?
Mi piace vittoria del popolo e penso che sia davvero così. E’ il successo dei cittadini crotonesi svincolati dalle lobby e di poteri forti. Hanno deciso di voltare pagina e di liberarsi dei vecchi apparati che hanno governato la città. L’entusiasmo lo ho toccato per mano già al primo turno: mi fermavano per strada per dirmi che mi avrebbero votato, tante persone mi hanno detto che avrebbero portato la zia o il nonno di 80 anni alle urne.

-C’è il rischio di confondere la “vittoria del popolo” con il populismo?
Se una persona con la sua azione amministrativa guarda al popolo questo non è populismo. Se essere populista significa non dare nulla agli amici degli amici o guardare ai più deboli e ai più bisognosi, allora, io sono un populista. E’ inaccettabile che ci siano famiglie che debbano partire all’improvviso e non hanno un centesimo mentre poi si liquidino incarichi fiduciari con somma urgenza. 

-Qualcuno ha paragonato la sua vittoria a quella del compianto ex sindaco Pasquale Senatore che come lei era un insegnante.
E’ una coincidenza. Entrambi abbiamo dato uno scossone, perché anche all’epoca si veniva da una lunga stagione di malgoverni di centrosinistra. Il professore Senatore è stato un sindaco amatissimo e il suo successo è stato strabiliante come il mio, ma la situazione finanziaria del Comune di Crotone è completamente diversa.

-Forse il difficile arriva adesso, perché amministrare, specie una città complessa come Crotone, è un’impresa ardua
Se torniamo un po’ al populismo le dico che è facile criticare, sollevare temi che toccano la pancia dei cittadini. So che non sarà facile ma ci rimboccheremo le maniche e inizieremo ad amministrare questa città con trasparenza e competenza. Individueremo le figure migliori e io posso farlo perché ho deciso di avere le mani libere da subito. Questo è uno dei motivi che ci hanno portato alla vittoria.

-Qual è la prima cosa che farà appena indosserà la fascia tricolore?
Partirò dal decoro urbano. Crotone è una città sporca, con numeri di raccolta differenziata vergognosi. La società in house del Comune è senza mezzi. Si inizierà da qui. Poi cantierizzeremo tutte le opere che sono state finanziate e cercheremo di fare arrivare nuovi finanziamenti per programmare una nuova visione della città.

-La sua sarà quindi un Giunta tecnica
Non escludo che qualcuno venga scelto tra gli stessi candidati. In squadra avevo e ho tanti professionisti che potrebbero ricoprire adeguatamente i ruoli di assessore.

-E’ già partito il toto-assessori. Si vocifera del vice questore Rossella Parise come vice sindaco e, addirittura, di Carlo Tansi in Giunta?
Si fanno tanti nomi e si vocifera di questo o di quello, ma preferirei parlane prima con i miei collaboratori. Non è vero che Tansi farà parte del nuovo esecutivo. Lo ha smentito anche lui stesso

-Flora Sculco si è detta aperta a una collaborazione. Lei cosa risponde?
Rispondo che non ne so nulla, ma che è anche l’unico consigliere regionale del territorio. Vedremo in che modo collaborare. Qui bisogna mettere al centro la città di Crotone e i crotonesi. La collaborazione sarà apprezzata, gradita e auspicata. Con lei ma anche con i parlamentari del territorio: Torromino, Corrado e Barbuto.

– E quella parte del Pd rappresentata dal commissario Iacucci che l’ha appoggiata al ballottaggio?
Avevo fatto un’apertura già al primo turno. Prima del ballottaggio ho incontrato il dottore Iacucci ma non c’è stato alcun accordo, nessun inciucio. L’obiettivo era quello di arginare l’avanzata della destra ed è logico che su diverse tematiche, soprattutto quelle sociali e ambientali, c’è condivisione ma ho escluso apparentamenti con i partiti tradizionali e con il Pd. Per loro non ci sarà posto in Giunta.

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