Rogo mortale a Catanzaro, tutti gli interrogativi della Procura: dal cortocircuito all’incendio doloso

Disposto un nuovo sopralluogo nell'appartamento teatro della tragedia e nominato un consulente per dare delle risposte alle domande degli inquirenti

di Mimmo Famularo – Sarà effettuato il prossimo 21 novembre un nuovo sopralluogo nell’appartamento di via Caduti XVI marzo 1978 nel quartiere Pistoia a Catanzaro teatro dell’immane tragedia che ha provocato la morte dei tre fratelli Corasoniti. L’indagine della Procura prosegue a ritmo sostenuto e l’obiettivo degli inquirenti è quello di fare piena luce sulle cause dell’incendio che ha distrutto l’intera abitazione per circoscrivere le eventuali responsabilità.

Nominato un consulente tecnico

Nominato un consulente tecnico

Il sostituto procuratore Francesco Bordonali, che coordina l’inchiesta, ha nominato un consulente tecnico chiamato a dare delle risposte a numerosi interrogativi. La pista più battuta resta quella del corto circuito e le indagini si stanno muovendo proprio verso questa direzione. Il perito della Procura dovrà innanzitutto dire se le cause che hanno provocato l’incendio possano ascriversi a problemi riconducibili a sovraccarichi o cortocircuiti dell’impianto elettrico ma dovrà rispondere anche a un quesito ben più inquietante: dire se il rogo che ha investito e distrutto l’intero appartamento possa essere determinato o favorito da un fatto umano. Colposo o doloso, la Procura vuole fare luce sulle origini dell’incendio e ricostruire nel dettaglio quanto accaduto quella drammatica notte nell’appartamento del quartiere Pistoia.

Tutti i quesiti in cerca di risposte

I questi della Procura sono chiari e precisi e gli inquirenti vogliano capire se l’impianto elettrico fosse fornito di idonee apparecchiature di protezione così come prevedono le norme in materia. Non si esclude l’ipotesi che a scatenare un eventuale cortocircuito o un sovraccarico di corrente possa essere stata qualche prolunga non utilizzata correttamente o qualche sistema di alimentazione degli apparecchi domestici non usata in maniera conforme alle norme. Tra le ipotesi al vaglio anche un guasto o l’eccessivo surriscaldamento di qualche apparecchio elettrico all’interno dell’abitazione. Quesiti in cerca di risposte. Il sopralluogo del prossimo 21 novembre servirà a chiarire i tanti, troppi interrogativi che ruotano intorno alla tragedia che ha sconvolto Catanzaro.

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