La Procura di Cosenza ha aperto, già da qualche giorno, un’inchiesta sui vari casi di positività che sono stati registrati a Villa Torano, la Rsa che si trova a Torano Castello (Cosenza).
La Regione Calabria proprio in seguito ai casi registrati all’intero della residenza sanitaria assistita ha dichiarato il comune della provincia cosentina “zona rossa”.Dalla Procura si apprende che il Nucleo antisofisticazioni dei Carabinieri sta svolgendo, da qualche giorno, un’indagine conoscitiva dei fatti.
La Regione Calabria proprio in seguito ai casi registrati all’intero della residenza sanitaria assistita ha dichiarato il comune della provincia cosentina “zona rossa”.Dalla Procura si apprende che il Nucleo antisofisticazioni dei Carabinieri sta svolgendo, da qualche giorno, un’indagine conoscitiva dei fatti.
Parente: “Non ho quote in società socio-sanitarie”
“Da oltre dieci anni non sono amministratore e/o titolare di quote di società sanitarie o socio-sanitarie”. Lo afferma in una nota l’imprenditore Claudio Parente, ex consigliere regionale di centrodestra, con riferimento ad alcune dichiarazioni in merito alla vicenda della Rsa “Villa Torano” di Torano Castello (Cosenza), nella quale si sono riscontrati casi di positività al coronavirus. “Nel caso specifico di ‘Villa Torano’ – aggiunge Parente – da oltre dieci anni (da quando sono stato impegnato in politica) non ho messo più fisicamente piede nella struttura, come potrebbero testimoniare il centinaio di dipendenti che vi lavorano, tanti dei quali fin dal 1999, quando divenne la prima Rsa a nascere in Calabria. Non ho mai frequentato laboratori di analisi né tanto meno interloquito direttamente o indirettamente con responsabili o impiegati degli stessi laboratori”.
Redazione Calabria 7