Ruba 25mila euro di inerti dall’argine di un fiume, operaio arrestato in Sila

L'uomo è accusato di furto aggravato, invasione di terreni demaniali, deturpamento di bellezze naturali e violazione delle norme urbanistiche

Nelle prime ore della serata dello scorso 21 ottobre, nel corso di appositi servizi effettuati in provincia di Crotone per prevenire e contrastare il fenomeno dei furti di materiali inerti sulle sponde dei corsi fluviali, nonché, più genericamente, la diffusione dei reati contro il patrimonio, che, già nei mesi di aprile e maggio, avevano portato all’arresto di 5 operai petilini e di 1 pensionato, sorpresi a Castelsilano e Roccabernarda, sulle sponde dei fiumi “Neto” e “Tacina”, mentre stavano complessivamente asportando 2.000 metri cubi di materiale, per un valore di circa 40.000 euro, i carabinieri della stazione di Santa Severina hanno controllato un operaio 45enne, residente a Caccuri in provincia di Crotone.

Arresto e sequestro

In particolare, la pattuglia, intenta a transitare, nelle ore serali, sulla strada costeggiante l’argine del fiume “Neto”, nella Località “Gips” di Castelsilano, ha notato un escavatore, che, sulla sponda del citato corso d’acqua, era impegnato in dei lavori di scavo, tanto da indurre gli operanti a recarsi sul luogo per svolgere più approfonditi accertamenti, a seguito dei quali sono riusciti ad appurare che la citata attività, perpetrata su terreni demaniali, non era autorizzata. I militari, pertanto, hanno bloccato il suddetto, dopo aver già caricato di materiale inerte il cassone di un camion, che si stava apprestando a condurre in luoghi distanti da quello, ove erano stati effettuati gli illeciti prelievi. Il presunto reo, portato nella caserma del Reparto procedente per l’espletamento degli ulteriori accertamenti di rito, è stato arrestato, tra l’altro, per “furto aggravato”, “invasione di terreni demaniali”, “deturpamento di bellezze naturali” e “violazione delle normative in materia urbanistico – edilizia”, venendo immediatamente rimesso in libertà, ai sensi dell’art. 121 delle disposizioni attuative del Codice di Procedura Penale, mentre sia i mezzi adoperati che i materiali inerti illecitamente asportati, ammontanti a circa 5.000 metri cubi, per un valore di 25.000 euro, sono stati sequestrati penalmente.

© Riproduzione riservata

TI POTREBBE INTERESSARE
Nel corso dell'incontro sarà presentato il dossier elaborato dai circoli locali di Legambiente basato sulla campagna di monitoraggio effettuata su alcune aste fluviali
Messa in sicurezza l’area, è stato chiuso al traffico il tratto interessato dal rogo per il tempo necessario alle operazioni di spegnimento
Il governatore: "La nostra terra ha vitigni eccellenti e tante piccole cantine"
Ordinato sacerdote nel 1936 fu membro per sedici anni della Compagnia di Gesù, insegnando filosofia e teologia
Sul posto il personale medico del 118 ed i carabinieri per i rilievi del caso, assieme a squadre dell'Anas
Le osservazioni in vista della conferenza di impatto ambientale
L'aspirante primo cittadino parla anche delle "condizioni disagevoli per l’erogazione delle prestazioni" e del "sovraccarico di lavoro"
Il più grande festival della regione, dall’anima itinerante e dal respiro internazionale, sarà inaugurato lunedì 15 aprile
Intanto il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, è in contatto con i prefetti delle città italiane
L'uomo non ha saputo specificare la provenienza del denaro che per gli investigatori sarebbe frutto di illeciti
RUBRICHE

Testata giornalistica registrata al Tribunale di Catanzaro n.1 del Registro Stampa del 7/02/2019.

Direttore Responsabile Mimmo Famularo
Caporedattore Gabriella Passariello

Calabria7 S.r.l. | P.Iva 03674010792

2024 © All rights reserved