Le Fiamme Gialle di Varese hanno eseguito una misura interdittiva, con il divieto per dodici mesi di contrarre con la Pubblica amministrazione, nei confronti di un cinquantaquattrenne di Busto Arsizio incaricato, per conto della società concessionaria per la gestione dei giochi autorizzati in Italia, di raccogliere dell’incasso delle slot machine che invece ‘intascava’.
L’uomo, secondo l’ANSA, era riuscito ad accumulare 700mila euro. L’indagato, titolare di una srl, ricorreva al cosiddetto “scassettamento” delle slot machine e non versava il denaro alla concessionaria. All’uomo sottoposto alle indagini, dirette dalla Procura di Busto Arsizio, notificato un decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca del denaro e di beni a lui intestati fino a 707.000 euro. Per effetto della diffida della società concessionaria, risolti per inadempimento del gestore i rapporti contrattuali tra le due società. Dalle indagini di polizia economico finanziaria è emerso come l’indagato avesse uno stile di vita altamente sopra le proprie possibilità: aveva macchine di grossa cilindrata, frequentava locali e giocatori di calcio di squadre di serie A.
L’uomo, secondo l’ANSA, era riuscito ad accumulare 700mila euro. L’indagato, titolare di una srl, ricorreva al cosiddetto “scassettamento” delle slot machine e non versava il denaro alla concessionaria. All’uomo sottoposto alle indagini, dirette dalla Procura di Busto Arsizio, notificato un decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca del denaro e di beni a lui intestati fino a 707.000 euro. Per effetto della diffida della società concessionaria, risolti per inadempimento del gestore i rapporti contrattuali tra le due società. Dalle indagini di polizia economico finanziaria è emerso come l’indagato avesse uno stile di vita altamente sopra le proprie possibilità: aveva macchine di grossa cilindrata, frequentava locali e giocatori di calcio di squadre di serie A.
Aveva anche una villa in Sardegna ed amava frequentare casinò. Sequestrati un appartamento di pregio e relativo box, tre terreni, quote di una società, disponibilità finanziarie su cinque rapporti bancari, per un valore di circa mezzo milione di euro. Il Riesame ha confermato il provvedimento.
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