Ruby ter, chiesta condanna per Berlusconi. Occhiuto: “Accuse infamanti”

Il Cavaliere rischia sei anni di pena. "Dai magistrati di Milano arrivano richieste assurde, che paiono davvero lontane dal buon senso e dalla realtà"
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“Sincera solidarietà al presidente Silvio Berlusconi. Dai magistrati di Milano arrivano richieste assurde, che paiono davvero lontane dal buon senso e dalla realtà. Dispiace che il presidente Berlusconi sarà costretto ancora una volta a difendersi da accuse infamanti. Noi siamo al suo fianco, certi della sua innocenza”. Così Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria.

La richiesta di condanna

La richiesta di condanna

Il procuratore aggiunto di Milano Tiziana Siciliano e il pm Luca Gaglio hanno chiesto una condanna a 6 anni di reclusione per Silvio Berlusconi imputato per corruzione in atti giudiziari nel processo sul caso Ruby ter e 5 anni di reclusione nei confronti di Karima El Mahroug, ovvero l’ormai ex ‘Ruby rubacuori’ accusata di falsa testimonianza e corruzione in atti giudiziari, nella parte finale della requisitoria del processo milanese sul caso Ruby ter. Il procuratore aggiunto Tiziana Siciliano e il pm Luca Gaglio hanno chiesto 28 condanne, comprese quelle di Silvio Berlusconi e Karima El Mahroug, nel processo Ruby ter. Tra le richieste quella di condannare Maria Rosaria Rossi, senatrice ed ex fedelissima del Cavaliere, a 1 anno e 4 mesi per falsa testimonianza. Accusa contestata anche al giornalista Carlo Rossella per il quale sono stati chiesti 2 anni. Chieste condanne fino a 5 anni per venti ragazze, ex ospiti delle serate di Arcore, il cui silenzio sarebbe stato comprato dall’ex premier. Chiesti 6 anni e 6 mesi per Luca Risso. Da assolvere, per i pm, solo Luca Pedrini.

Richiesta confisca di oltre 10 milioni di euro

La Procura di Milano ha chiesto di confiscare una somma di oltre 10 milioni di euro, in particolare circa 10 milioni e 800mila euro, a Silvio Berlusconi nel processo Ruby ter come “prezzo della corruzione”. Il procuratore aggiunto di Milano Tiziana Siciliano e il pm Luca Gaglio hanno chiesto la confisca di 5 milioni di euro a carico di Karima El Mahroug, imputata per corruzione in atti giudiziari e falsa testimonianza nel processo sul caso Ruby ter, come “prezzo del reato”. Confisca da 3 milioni di euro, invece, è stata chiesta anche a carico di Luca Risso, ex compagno della giovane. Tra le richieste di confisca avanzate dai pm del caso Ruby ter al termine della loro requisitoria ci sono anche quelle per un totale di circa 2,7 milioni di euro a carico della ventina di ragazze, ex ospiti delle serate ad Arcore. Oltre alle istanze di confisca, dunque, di quasi 11 milioni di euro a carico di Berlusconi, di 5 milioni per Karima El Mahroug e di 3 milioni per l’ex compagno Luca Risso, ci sono quei 2,7 milioni che portano le richieste di confisca totale a quasi 22 milioni di euro. Tra l’altro, i pm hanno anche chiesto di confiscare quattro immobili, tra cui le due ville da un milione di euro a Bernareggio, nel Milanese, messe a disposizione di Barbara Guerra e Alessandra Sorcinelli da parte dell’ex premier. I pm hanno chiesto anche ai giudici di applicare con la sentenza sequestri preventivi su tutte le somme e i beni che hanno chiesto di confiscare.

L’avvocato della Presidenza del Consiglio

L’avvocato Gabriella Vanadia, che rappresenta la Presidenza del Consiglio, parte civile nel processo Ruby ter con al centro l’accusa di corruzione in atti giudiziari, ha chiesto che “tutti gli imputati”, tra cui Silvio Berlusconi, e “ad esclusione di Pedrini”, per cui la stessa Procura ha chiesto l’assoluzione, vengano condannati anche ad un “risarcimento a favore della Presidenza del Consiglio” con una “provvisionale di risarcimento da 10 milioni di euro per la corruzione in atti giudiziari e di 500mila euro per le false testimonianze”. “Non sono sorpreso, questo è un processo dove la Procura da anni continua con questa impostazione accusatoria e noi abbiamo argomenti solidi per arrivare all’assoluzione, il reato non c’è, tutto quello che è stato fatto oggetto di contestazione è smentibile”. Lo ha detto l’avvocato Federico Cecconi, legale di Berlusconi, ai cronisti dopo la richiesta di condanna per l’ex premier a 6 anni per il caso Ruby ter. La sentenza arriverà non prima di settembre.

Berlusconi pagò spese Ruby

“Le centinaia di migliaia di euro che Karima spendeva le venivano consegnate, tramite il suo legale Luca Giuliante, da Berlusconi; lei più di così non poteva spendere, più di così c’era solo buttare i soldi dalla finestra. Soffre in quel periodo di una vera e propria compulsione a spendere”. Lo ha spiegato il pm di Milano Luca Gaglio nella requisitoria del processo sul caso Ruby ter a carico di Silvio Berlusconi, della stessa Ruby, di Giuliante e altri 26 imputati. Ruby, ha spiegato il pm, “si incontrò con Maria Rosaria Rossi”, senatrice, ex fedelissima del Cavaliere e imputata anche lei, “e ricevette i soldi per andare in Messico”, assieme all’allora fidanzato, anche lui imputato. Anche alle ragazze ex Olgettine “è stato assicurato che sarebbero state a posto sia come reddito, con un mensile da 2.500 euro, che per un tetto, una casa, un alloggio”. Ci sono elementi e prove, ha spiegato il pm, “che dimostrano che già dal 2011”, prima che le giovani andassero a testimoniare in aula, “esisteva un accordo corruttivo” tra l’ex premier e le ragazze “volto ad ottenere le false testimonianze di tutte le testimoni dei Ruby 1 e 2”. Le giovani venivano “pagate anche per rendere interviste ai media non diverse da quelle in tribunale”.

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