“È il Sud il grande assente nelle scelte e nei provvedimenti del governo. Per questo saremmo in piazza il 22 giugno a Reggio assieme ad Annamaria Furlan, Maurizio Landini, Carmelo Barbagallo, segretari nazionali confederali di Cisl, Cgil e Uil, per ribadire che senza lo sviluppo del Mezzogiorno non c’è alcuna crescita per il Paese”. Lo ha detto il segretario generale di Cisl Calabria Tonino Russo nel corso della conferenza regionale ‘Noi Cisl siamo nelle periferie con i giovani per il lavoro e per la Calabria’ che si è svolta all’hotel ‘Europa’ di Rende (Cs).
A questo proposito Russo ha richiamato alla mobilitazione “per dire al Governo che l’alta velocità e la mobilità sono un diritto di tutti, che vanno sbloccati i cantieri, che gli investimenti sulla logistica, sui trasporti, sulle manifatture, vanno fatti in tutto il Paese, che la lotta alla ‘ndrangheta e alla corruzione deve diventare la vera priorità della politica, che la sanità deve occuparsi del diritto alla salute dei cittadini e non deve continuare ad essere terreno di scontro e divisione ideologica e politica, che le classi dirigenti devono essere all’altezza delle sfide e dei compiti”.
“Il 22 giugno a Reggio – ha detto ancora Russo – ricorderemo che il rilancio del Mezzogiorno non deve essere demandato solo ai Fondi comunitari e al Fondo Sviluppo e Coesione, ma sostenuto da una corretta distribuzione territoriale della spesa pubblica ordinaria per investimenti, con la piena applicazione della clausola del 34%. Abbiamo assistito in questi anni – ha aggiunto – al declino della spesa in conto capitale che dal 2000 al 2017 si è dimezzata, passando dal 1,4% allo 0,7% del Pil. Cgil-Cisl-Uil – ha spiegato – hanno elaborato una Strategia per il Mezzogiorno che abbraccia più temi d’intervento: dalle infrastrutture, sia di collegamento che sociali, all’industria, in una logica innovativa ed attenta all’ambiente, dalla qualificazione dei servizi, formativi scolastici e universitari, al rilancio della amministrazione pubblica, dalla qualificazione e messa in sicurezza del territorio al contrasto dell’economia sommersa. Lo scopo è creare nuovo lavoro di qualità soprattutto nel settore privato e contribuire a facilitare la vita dei cittadini del Sud attraverso una riqualificazione dei collegamenti e dei servizi, tale da rendere il territorio più proattivo, e non più determinato dalla migrazione e dalle difficoltà economiche”.
Poi un attacco all’autonomia differenziata e alle pre-intese fra Governo e Regioni Lombardia-Veneto-Emilia Romagna, “vanno in una direzione opposta e contraria – ha denunciato – e costituiscono una minaccia al principio di solidarietà nazionale. Saremo in piazza a Reggio – ha detto ancora – per dire con forza che al regionalismo differenziato opponiamo i principi di integrità nazionale, sussidiarietà e solidarietà. Saremo in piazza per rompere il muro della rassegnazione, per dire che serve una nuova grande stagione di politiche contro la precarietà, per il lavoro e la sua dignità, di investimenti per la crescita ed infrastrutture per lo sviluppo. Alla Calabria – ha concluso – il compito di dare un contributo fondamentale per il successo della manifestazione, alla Cisl calabrese il compito di colorare Reggio con le tinte delle nostre bandiere, di verde, di bianco, e un po’ di rosso, per una partecipazione che sia straordinaria anche dal punto di vista della visibilità”.
Redazione Calabria 7