L’ultima lettera, dopo quelle datate 12 e 22 novembre, è di queste ore. Il mittente è l’amministratore unico della “Lamezia Sviluppo”, il destinatario è il presidente della Regione Roberto Occhiuto. Al centro della corrispondenza c’è il caso più caldo di queste settimane: la privatizzazione della Sacal, società che gestisce i tre aeroporti calabresi. Dopo che Occhiuto ha rivelato che in virtù di “strani accordi” la maggioranza delle azioni era passata in mano ai privati si è scatenata la bufera e lo scaricabarile. Ora la vicenda pare orientata a risolversi: si concluderà entro la fine dell’anno perché questa è la deadline fissata dall’Enac (LEGGI QUI) per evitare il commissariamento e la revoca della concessione per gli scali, e costerà alla Regione Calabria 12,5 milioni di euro.
Il valore delle quote acquisite dai privati
Il valore delle quote acquisite dai privati
Per la precisione è di 12.428.331,45 euro il valore nominale delle azioni che gli imprenditori Caruso, proprietari della “Lamezia Sviluppo”, sono disponibili a rendere alla Regione – l’unico tra i soci pubblici a poterselo permettere – senza “alcun sovrapprezzo”. La loro disponibilità era divenuta nota già nei giorni scorsi e ora è stata messa nero su bianco nella lettera inviata a Occhiuto: gli imprenditori lametini sono pronti “a cedere alla mano pubblica la totalità dei diritti di sottoscrizione dell’aumento di capitale deliberato dall’assemblea del 2 luglio 2021”.
L’accordo di 4 mesi fa e i prossimi passaggi
La Regione già 4 mesi fa aveva preso l’impegno di mantenere la maggioranza di Sacal pubblica ma non ha poi rispettato il patto siglato coi privati proprio il 2 luglio (LEGGI QUI), adesso per evitare che la procedura avviata dall’Enac porti al ritiro delle concessioni per gli scali calabresi, con “conseguenze non prevedibili – ha detto lo stesso Occhiuto – sulla funzionalità degli aeroporti e sui livelli occupazionali”, c’è la necessità di muoversi in fretta e con un notevole impegno di denaro pubblico. Le quote da 12,5 milioni di euro dei privati saranno probabilmente acquisite tramite Fincalabra e, solo dopo, si potrà provare a risollevare le sorti del trasporto aereo calabrese dopo il crollo del Covid e il pasticciaccio della privatizzazione.
s. pel.
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