(D.C.) – Non bastavano tutti i guai di cui vi abbiamo già riferito nella prima parte della nostra inchiesta sulla Società aeroportuale calabrese
Problemi dai quali sono afflitte le tre infrastrutture gestite dalla stessa Sacal, che adesso spunta anche la ‘grana’ di un funzionario su cui grava un pesante fardello.
Problemi dai quali sono afflitte le tre infrastrutture gestite dalla stessa Sacal, che adesso spunta anche la ‘grana’ di un funzionario su cui grava un pesante fardello.
L’ipotesi, infatti, è che abbia ‘taroccato’ la domanda per partecipare al concorso allo scopo di ottenere il prestigioso incarico lavorativo.
La solita illazione?
Nossignori.
Semmai una notizia in attesa del vaglio imprescindibile dell’autorità giudiziaria.
Questo sì.
Perché il soggetto in questione, allo stato, ha solo ricevuto un ‘classico’ avviso di conclusione indagini dalla Pg su iniziativa della Procura di Lamezia (atto a tutela dell’indagato medesimo).
La denuncia, da cui ha preso avvio il procedimento a carico del dipendente Sacal, è stata opera della Polizia di Frontiera lametina che ha ravvisato un falso (ancora tutto da dimostrare, lo ribadiamo) nella documentazione presentata dal presunto autore del reato per prender parte alla selezione.
I fatti risalgono al 2018 e sotto la lente d’ingrandimento degli inquirenti è quindi finita l’assunzione per un anno del capo di un importante settore della Società.
Funzione che in base al bando non poteva essere assegnata a persona sottoposta a procedimenti penali.
Un gravame – termine nella fattispecie non inteso nello stretto significato tecnico-giuridico – invece asseritamente pendente sul candidato poi risultato vincitore, però essendo in precedenza sotto indagine dei magistrati reggini.
Ecco dunque il motivo per cui è scattato il ‘deferimento’ per falsità ideologica del privato in atto pubblico.
È di conseguenza necessario far piena luce, nel tempo più breve possibile, sull’intricata e delicata vicenda con un ruolo per niente marginale forse indebitamente assegnato.
To be continued…