Il prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi Marcello Semeraro ha presieduto stamattina a Tropea, nel Vibonese, la Messa di beatificazione di don Francesco Mottola, sacerdote che dedicò la vita alla carità, nonostante una paralisi che lo colse a soli 41 anni. Presenti, tra gli altri, tutti i vescovi calabresi e i sacerdoti diocesani.
I ‘certosini della strada’
I ‘certosini della strada’
Nato a Tropea il 3 gennaio 1901, don Francesco frequenta le scuole nel Seminario vescovile locale, di cui fu il primo seminarista nel 1911. Dopo gli studi in filosofia e teologia, viene ordinato sacerdote nel 1924 ed esercita il suo ministero come scrittore, predicatore, confessore, direttore spirituale. Nel 1935 inizia ad organizzare piccoli gruppi composti di sacerdoti e laici, ‘i certosini della strada’, secondo un ideale di carità e preghiera contemplativa. Fonda in tutta Italia varie ‘Case della carità’ per l’accoglienza e l’assistenza di bambini, poveri, anziani e disabili.
Don Mottola “si consumò nella ricerca della gloria di Dio”
Per il cardinale Semeraro, don Francesco Mottola “si consumò nella ricerca della gloria di Dio, mosso dal sincero desiderio di compiere in tutto la sua volontà”. Era un sacerdote davvero senza retorica, un uomo di preghiera profonda: tempio di Dio, purezza senza ombra, sofferenza crocifissa”, ma anche “un’anima sacerdotale autentica, piena di carità, di luce e di speranza”.