Aumenta ancora l’incidenza settimanale dei casi di Covid a livello nazionale. Secondo il monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute sull’andamento di casi di Covid in Italia, il dato è a 1.988 ogni 100.000 abitanti (7/1/2022-13/1/2021) contro 1.669 ogni 100.000 abitanti (31/12/2021-6/1/2021, dati flusso ministero Salute). Peggiorano anche gli indicatori relativi all’occupazione dei posti letto in terapia intensiva e in area medica. Nel periodo 22 dicembre 2021 – 4 gennaio 2022, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato invece pari a 1,56 (range 1,24 – 1,8), in ulteriore aumento rispetto alla settimana precedente – quando è risultato pari a 1,43 – e ben al di sopra della soglia epidemica. Lo evidenzia il monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute.
Contagi non associati
Contagi non associati
Raddoppia il numero di nuovi casi Covid non associati a catene di trasmissione (649.489 contro 309.903 della settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è in forte diminuzione (13% contro il 16% della scorsa settimana). È in diminuzione anche la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (48% contro il 50%) ed aumenta la percentuale di casi diagnosticati attraverso attività di screening (39% contro il 34%).
Terapie intensive
Continua a crescere il tasso di occupazione in terapia intensiva secondo quanto emerge nel monitoraggio Iss-Ministero della Salute di questa settimana sull’andamento di casi di Covid in Italia: sale al 17,5% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 13 gennaio) rispetto al dato del 15,4% riferito al 6 gennaio. Anche il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale al 27,1% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 13 gennaio contro il 21,6% del 6 gennaio). La Valle d’Aosta registra l’incidenza più alta di casi Covid-19, toccando il valore di 3087,3 casi per 100mila abitanti. Seguono la Liguria con un valore di 2845,7 casi per 100mila, e l’Emilia Romagna che registra 2783,7 casi per 100mila.
Reparti ordinari
I valori più alti di occupazione per pazienti Covid nei reparti di area non critica si registrano questa settimana in Valle d’Aosta (al 53,5% rispetto alla soglia di allerta fissata al 10%), Calabria (al 38,7%) e Liguria (al 37,3%). Per le terapie intensive i valori più alti di occupazione per pazienti Covid si registrano invece nelle Marche (al 28,2% rispetto alla soglia di allerta del 15%), Provincia autonoma di Trento (al 27,8%) e Friuli Venezia Giulia (al 23,4%). E’ quanto emerge secondo quanto si apprende dalla scheda sugli indicatori decisionali (incidenza e occupazione ospedali) che accompagna il monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute.
I parametri
Sono tre i parametri da superare a livello regionale per entrare in zona arancione:
Calabria in bilico
La Cabina di regia del Governo si riunirà nelle prossime ore e, dopo la consueta analisi dei dati da parte del Comitato tecnico scientifico, il ministro della salute Roberto Speranza firmerà le varie ordinanze. Stando ai dati dell’Agenas, a meno di sorprese, da lunedì 17 gennaio potrebbero però passare in zona arancione il Piemonte e la Sicilia. Si dovrebbe salvare in extremis la Calabria che conta il 17% in terapia intensiva (soglia critica arancione al 20%) mentre nei reparti ordinari oltrepassa il limite attestandosi al 39% (soglia limite al 30%). Si attende la decisione ufficiale.