di Danilo Colacino – Il ministro dell’Interno Matteo Salvini si conferma molto vicino alla Polizia di Stato e non solo per mission istituzionale. Ieri, ad esempio, è stato nella Scuola per Allievi Ispettori di Nettuno (in provincia di Roma), a cui sono appena stati destinati anche quelli dell’estremo Sud ‘in servizio’ da oltre un anno e fino a pochi giorni fa di stanza a Campobasso, nella quale ha peraltro assistito all’esercitazione per l’impiego dell’ormai famoso taser, arma messa a disposizione dei poliziotti per porre in condizione di non nuocere soggetti potenzialmente pericolosi.
Ebbene, nell’occasione, lo stesso vicepremier e leader della Lega ha incontrato anche i futuri ‘marescialli’ della Calabria (secondo la vecchia dizione ormai non più in uso per definire il più alto grado, eccezion fatta per il sostituto commissario, della Ps). Un nutrito gruppo di giovani della più meridionale regione peninsulare, pronti a servire lo Stato che hanno fra l’altro chiesto al massimo esponente del Viminale di posare con loro per un classico selfie, istanza a cui il ministro ha come ovvio aderito di buon grado.
Ebbene, nell’occasione, lo stesso vicepremier e leader della Lega ha incontrato anche i futuri ‘marescialli’ della Calabria (secondo la vecchia dizione ormai non più in uso per definire il più alto grado, eccezion fatta per il sostituto commissario, della Ps). Un nutrito gruppo di giovani della più meridionale regione peninsulare, pronti a servire lo Stato che hanno fra l’altro chiesto al massimo esponente del Viminale di posare con loro per un classico selfie, istanza a cui il ministro ha come ovvio aderito di buon grado.