San Francesco Hospital, obbligo di dimora per Bonifacio

L'imprenditore è stato rinviato a giudizio con l’accusa di calunnia ai danni di un suo concorrente

Disposto il divieto di svolgere l’attività lavorativa per 12 mesi

Passa dagli arresti domiciliari al l’obbligo di dimora nel comune di residenza, Giuseppe Bonifacio di Vallefiorita, uno degli infermieri destinatario di un’ordinanza di misura cautelare, vergata dal gip Francesca Pizii, su richiesta della Procura di Catanzaro, nell’ambito dell’inchiesta sui maltrattamenti al San Francesco Hospital. Il Tribunale del Riesame, presieduto da Giuseppe Valea, a latere Michele Cappai e  Gaia Sorrentino, ha accolto le tesi difensive dei legali Vincenzo Fulvio Attisani e Maria Teresa Camastra, disponendo per l’indagato una misura meno afflittiva.  Il Riesame ha disposto, inoltre, per l’indagato il divieto di svolgere l’attività lavorativa per la durata di 12 mesi. Bonifacio, a carico del quale si ipotizza il reato di maltrattamenti in concorso, avrebbe secondo la Procura, tenuto nei confronti degli anziani un atteggiamento vessatorio, provocatorio, molesto e autoritario. Avrebbe infastidito gli anziani fischiettando, battendo le mani, tirandoli dalle orecchie e sferrando reiteratamente schiaffi nei loro confronti, anche mentre gli stessi dormivano sulle sedie, per farli svegliare. In particolare, il 12 novembre 2017, avrebbe svegliato un’anziana dandole degli schiaffetti e poi le avrebbe stretto la fascia di contenzione, nonostante la donna lamentasse che era troppo stretta. Si sarebbe anche avvicinato ad un anziano che dormiva sul divano, sferrandogli un ceffone e il 2 dicembre avrebbe colpito con violenza Ettore Cianflone, mentre tentava di liberarsi dalla fascia di contenzione, intimandogli di stare fermo tirandogli un pugno al torace urlando di abbassare i piedi che lo stesso anziano aveva messo sul sedile della carrozzina.

Passa dagli arresti domiciliari al l’obbligo di dimora nel comune di residenza, Giuseppe Bonifacio di Vallefiorita, uno degli infermieri destinatario di un’ordinanza di misura cautelare, vergata dal gip Francesca Pizii, su richiesta della Procura di Catanzaro, nell’ambito dell’inchiesta sui maltrattamenti al San Francesco Hospital. Il Tribunale del Riesame, presieduto da Giuseppe Valea, a latere Michele Cappai e  Gaia Sorrentino, ha accolto le tesi difensive dei legali Vincenzo Fulvio Attisani e Maria Teresa Camastra, disponendo per l’indagato una misura meno afflittiva.  Il Riesame ha disposto, inoltre, per l’indagato il divieto di svolgere l’attività lavorativa per la durata di 12 mesi. Bonifacio, a carico del quale si ipotizza il reato di maltrattamenti in concorso, avrebbe secondo la Procura, tenuto nei confronti degli anziani un atteggiamento vessatorio, provocatorio, molesto e autoritario. Avrebbe infastidito gli anziani fischiettando, battendo le mani, tirandoli dalle orecchie e sferrando reiteratamente schiaffi nei loro confronti, anche mentre gli stessi dormivano sulle sedie, per farli svegliare. In particolare, il 12 novembre 2017, avrebbe svegliato un’anziana dandole degli schiaffetti e poi le avrebbe stretto la fascia di contenzione, nonostante la donna lamentasse che era troppo stretta. Si sarebbe anche avvicinato ad un anziano che dormiva sul divano, sferrandogli un ceffone e il 2 dicembre avrebbe colpito con violenza Ettore Cianflone, mentre tentava di liberarsi dalla fascia di contenzione, intimandogli di stare fermo tirandogli un pugno al torace urlando di abbassare i piedi che lo stesso anziano aveva messo sul sedile della carrozzina.

g. p.

Redazione Calabria 7

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