San Valentino, oltre 5 milioni di ‘innamorati’ a cena tra ristoranti e agriturismi

"Con la discesa dei contagi e lo stop alle mascherine all’aperto, la festa di San Valentino diventa il simbolo di un primo ritorno alla normalità"
Cena di San Valentino

Nella serata di San Valentino ritornano le cene romantiche per oltre 5 milioni di innamorati che prima dell’emergenza Covid avevano scelto di festeggiare seduti a tavola nei ristoranti e agriturismi ma che, lo scorso anno, sono stati costretti a rinunciare dall’obbligo di chiusura serale. E’ quanto afferma la Coldiretti in una nota, sottolineando che si attesterà attorno ai 200 milioni di euro il valore del fatturato stimato in ristoranti, trattorie ed agriturismi per il tradizionale appuntamento odierno. “Una boccata di ossigeno – si legge – dopo un mese di gennaio duramente colpito dall’impennata dei contagi spinto da Omicron che secondo Coldiretti ha provocato un crack da 1,5 miliardi per il fatturato della ristorazione italiana nel primo mese dell’anno con i locali svuotati per il timore provocato dalla rapidità di diffusione dei contagi, per lo smart working e per il calo del turismo.

Ma anche – continua la Coldiretti – per il fatto che milioni di italiani sono stati costretti a casa perché positivi al Covid, hanno avuto contatti a rischio e sono in quarantena o sono privi di green pass perché non vaccinati. La situazione di difficoltà non coinvolge solo le 360mila realtà della ristorazione ma – continua la Coldiretti – si è trasferita a cascata sull’intera filiera agroalimentare con una pioggia di disdette per le forniture di molti prodotti agroalimentari, dal vino all’olio, dalla carne al pesce, dalla frutta alla verdura ma anche su salumi e formaggi di alta qualità che trovano nel consumo fuori casa un importante mercato di sbocco. Il rapido miglioramento della situazione sanitaria con l’allentamento delle restrizioni, a partire dall’addio alla mascherina all’aperto, induce all’ottimismo e – sottolinea la Coldiretti – si registra una netta ripresa dei consumi fuori casa con buone previsioni anche per San Valentino.

Ma anche – continua la Coldiretti – per il fatto che milioni di italiani sono stati costretti a casa perché positivi al Covid, hanno avuto contatti a rischio e sono in quarantena o sono privi di green pass perché non vaccinati. La situazione di difficoltà non coinvolge solo le 360mila realtà della ristorazione ma – continua la Coldiretti – si è trasferita a cascata sull’intera filiera agroalimentare con una pioggia di disdette per le forniture di molti prodotti agroalimentari, dal vino all’olio, dalla carne al pesce, dalla frutta alla verdura ma anche su salumi e formaggi di alta qualità che trovano nel consumo fuori casa un importante mercato di sbocco. Il rapido miglioramento della situazione sanitaria con l’allentamento delle restrizioni, a partire dall’addio alla mascherina all’aperto, induce all’ottimismo e – sottolinea la Coldiretti – si registra una netta ripresa dei consumi fuori casa con buone previsioni anche per San Valentino.

“Simbolo di un ritorno alla normalità”

Tante le iniziative nei 25mila agriturismi, presenti in Italia secondo Campagna Amica, che sono spesso situati in zone isolate in strutture familiari con un numero contenuto di posti letto e a tavola e con ampi spazi all’aperto, sono forse – si legge ancora – i luoghi più sicuri perché è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza per difendersi dal contagio fuori dalle mura domestiche. Senza dimenticare che il clima romantico che la tranquillità ed il contatto con la natura possono assicurare. Per l’occasione sono molte e differenziate le proposte negli agriturismi di Terranostra, dalla cucina tipica ai menu a tema afrodisiaci fino alla semplice possibilità di asporto di piatti pronti realizzati con ingredienti locali. Per l’appuntamento non possono mancare i fiori che oltre un italiano su due che fa regali per San Valentino ha scelto di regalare secondo l’indagine on line condotta dal sito www.coldiretti.it che stima una spesa complessiva di oltre 100 milioni di euro.

Con la discesa dei contagi e lo stop alle mascherine all’aperto la festa di San Valentino diventa, infatti, quest’anno – sottolinea la Coldiretti – il simbolo di un primo ritorno alla normalità ma anche l’occasione per far ripartire gli acquisti di piante e fiori in Italia nonostante le gravissime difficoltà legate all’aumento dei costi energetici che stanno mettendo in ginocchio le serre. Quest’anno produrre fiori costa agli agricoltori italiani il 30% con i vivai che sono oggi costretti a produrre praticamente in perdita. L’emergenza energetica si riversa infatti – sottolinea Coldiretti – non solo sui costi di riscaldamento delle serre, ma anche su carburanti per la movimentazione dei macchinari, sui costi delle materie prime, fertilizzanti, vasi e cartoni. Da qui l’importanza di preferire in un momento difficile per l’economia nazionale le produzioni Made in Italy – conclude la Coldiretti – scegliendo l’acquisto di fiori tricolori, direttamente dai produttori o da punti vendita che ne garantiscano l’origine, per sostenere le imprese, l’occupazione e il territorio.

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