I legali Avv.ti Tommaso Stanizzi ed Ottavio Porto, legali della M.K.E., con riferimento alle
notizie apparse nelle ultime ore sugli organi di stampa, circa un avviso di garanzia pervenuto all’
notizie apparse nelle ultime ore sugli organi di stampa, circa un avviso di garanzia pervenuto all’
Amministratore Unico Mario Minieri, per le vicende che hanno interessato il comune di di San Vito sullo
Jonio, ritengono improcrastinabile provvedere ad effettuare chiarimenti, per evitare il rischio – già in atto
oltrepassato – di fornire all’opinione pubblica degli elementi incompleti e parziali.Intanto un tassello decisivo: è la stessa Procura della Repubblica a fornire la definizione corretta del nostro
assistito, definito brillantemente “extraneus” nella vicenda più generale che ha condotto all’approfondimento
di indagini da parte degli inquirenti. Infatti, i rapporti della Società con il Comune di San Vito hanno avuto ad
oggetto esclusivamente la gestione dell’impianto di depurazione della stessa Amministrazione e, pertanto,
non esiste alcuna attinenza, collegamento, vicinanza o commistione, con gli episodi che afferiscono al parco
eolico.
MKE Srl ha sempre svolto nel miglior modo possibile il proprio operato, nel corso di una ventennale attività
d’impresa. Inoltre, codesto operatore economico ha posto l’attenzione sulla legalità delle procedure,
attraverso svariati strumenti di controllo e operazioni di self-cleaning. L’azienda infatti è presente negli
elenchi “dei fornitori, prestatori di servizi ed esecutori di lavori NON soggetti a tentativo di infiltrazione
mafiosa” White-list di Prefettura di Catanzaro e ha ottenuto l’ importantissimo segno distintivo dell’etico
“Rating di legalità” rilasciato dal Ministero degli Interni.
Nella vicenda descritta dalla stampa, MKE Srl stava lecitamente operando, in forza della aggiudicazione di
un bando gara e stava effettuando una, purtroppo non isolata, operazione di recupero del credito vantato
nei confronti dell’Ente. Comune e cittadini tutti che – nonostante l’inerzia economica – hanno usufruito dei
servizi necessari della Ditta, impeccabile anche durante il lunghissimo ritardo nel pagamento di quanto
dovuto. La vicenda, peraltro, si è conclusa senza neppure richieste di interessi moratori per l’incredibile
lasso di tempo tra la consegna del depuratore ed il saldo di quanto dovuto, alla fine persino scontato.
Il portavoce del gruppo e socio Giuseppe Minieri, intende poi esprimere il proprio profondo rammarico
attraverso gli scriventi: “Le nostre aziende sono aziende che adottano tutti i criteri di legalità e di
responsabilità sociale di impresa, prova ne sono le plurime certificazioni e autorizzazioni. MKE srl da
sempre condanna atteggiamenti quali quelli di corruzione e spesso siamo in prima linea a comunicare agli
organi preposti eventuali anomalie dell’apparato pubblico con il quale lavoriamo. Sono certo che la
magistratura farà luce sulla vicenda e sono fiducioso dell’operato futuro della stessa.
Condannati e ripudiati con forza i tentativi di corruzione, c’è da dire che il vero e grosso problema, troppo
spesso sottovalutato, che attanaglia i lavori e servizi pubblici sono i ritardi cronici dei pagamenti ( oltre 250
gg di ritardo) delle fatture. Ritardi che minano la sussistenza stessa sul mercato delle aziende italiane
nonché l’erogazione dei servizi pubblici essenziali. Si spera, anche in questo periodo contraddistinto
dall’emergenza COVID19, che si possa procedere a passo più rapido”.
Redazione Calabria 7
Amministratore Unico Mario Minieri, per le vicende che hanno interessato il comune di di San Vito sullo
Jonio, ritengono improcrastinabile provvedere ad effettuare chiarimenti, per evitare il rischio – già in atto
oltrepassato – di fornire all’opinione pubblica degli elementi incompleti e parziali.
Intanto un tassello decisivo: è la stessa Procura della Repubblica a fornire la definizione corretta del nostro
assistito, definito brillantemente “extraneus” nella vicenda più generale che ha condotto all’approfondimento
di indagini da parte degli inquirenti. Infatti, i rapporti della Società con il Comune di San Vito hanno avuto ad
oggetto esclusivamente la gestione dell’impianto di depurazione della stessa Amministrazione e, pertanto,
non esiste alcuna attinenza, collegamento, vicinanza o commistione, con gli episodi che afferiscono al parco
eolico.
MKE Srl ha sempre svolto nel miglior modo possibile il proprio operato, nel corso di una ventennale attività
d’impresa. Inoltre, codesto operatore economico ha posto l’attenzione sulla legalità delle procedure,
attraverso svariati strumenti di controllo e operazioni di self-cleaning. L’azienda infatti è presente negli
elenchi “dei fornitori, prestatori di servizi ed esecutori di lavori NON soggetti a tentativo di infiltrazione
mafiosa” White-list di Prefettura di Catanzaro e ha ottenuto l’ importantissimo segno distintivo dell’etico
“Rating di legalità” rilasciato dal Ministero degli Interni.
Nella vicenda descritta dalla stampa, MKE Srl stava lecitamente operando, in forza della aggiudicazione di
un bando gara e stava effettuando una, purtroppo non isolata, operazione di recupero del credito vantato
nei confronti dell’Ente. Comune e cittadini tutti che – nonostante l’inerzia economica – hanno usufruito dei
servizi necessari della Ditta, impeccabile anche durante il lunghissimo ritardo nel pagamento di quanto
dovuto. La vicenda, peraltro, si è conclusa senza neppure richieste di interessi moratori per l’incredibile
lasso di tempo tra la consegna del depuratore ed il saldo di quanto dovuto, alla fine persino scontato.
Il portavoce del gruppo e socio Giuseppe Minieri, intende poi esprimere il proprio profondo rammarico
attraverso gli scriventi: “Le nostre aziende sono aziende che adottano tutti i criteri di legalità e di
responsabilità sociale di impresa, prova ne sono le plurime certificazioni e autorizzazioni. MKE srl da
sempre condanna atteggiamenti quali quelli di corruzione e spesso siamo in prima linea a comunicare agli
organi preposti eventuali anomalie dell’apparato pubblico con il quale lavoriamo. Sono certo che la
magistratura farà luce sulla vicenda e sono fiducioso dell’operato futuro della stessa.
Condannati e ripudiati con forza i tentativi di corruzione, c’è da dire che il vero e grosso problema, troppo
spesso sottovalutato, che attanaglia i lavori e servizi pubblici sono i ritardi cronici dei pagamenti ( oltre 250
gg di ritardo) delle fatture. Ritardi che minano la sussistenza stessa sul mercato delle aziende italiane
nonché l’erogazione dei servizi pubblici essenziali. Si spera, anche in questo periodo contraddistinto
dall’emergenza COVID19, che si possa procedere a passo più rapido”.