Potranno prendere servizio gli otto lavoratori che l’Asp di Cosenza aveva assunto andando incontro all’opposizione della Regione Calabria.
Un intrico ingarbugliato che è stato sciolto dal giudice Fedora Cavalcanti, che ha accolto la tesi del loro legale, Salvatore Alfano, e ne ha disposto l’immediata assunzione. Gli otto lavoratori erano inseriti nella graduatoria di una categoria protetta dell’Azienda ospedaliera come idonei non vincitori. I primi dieci erano stati assorbiti dall’Ao, loro erano “idonei non vincitori”. Qualche mese dopo ad avere bisogno di personale era stata l’Asp, che si era occupata di sbrigare le pratiche e chiedere l’autorizzazione a far scorrere quella graduatoria dall’undicesimo al diciottesimo posto.
Un intrico ingarbugliato che è stato sciolto dal giudice Fedora Cavalcanti, che ha accolto la tesi del loro legale, Salvatore Alfano, e ne ha disposto l’immediata assunzione. Gli otto lavoratori erano inseriti nella graduatoria di una categoria protetta dell’Azienda ospedaliera come idonei non vincitori. I primi dieci erano stati assorbiti dall’Ao, loro erano “idonei non vincitori”. Qualche mese dopo ad avere bisogno di personale era stata l’Asp, che si era occupata di sbrigare le pratiche e chiedere l’autorizzazione a far scorrere quella graduatoria dall’undicesimo al diciottesimo posto.
Ottenuto l’ok dal Commissario regionale alla Sanità, Saverio Cotticelli, l’Asp ha proceduto all’assunzione degli otto, trovando l’opposizione della Regione Calabria. Secondo la quale l’Asp non aveva il diritto di scorrere la graduatoria della Ao. Gli interessati hanno pertanto presentato ricorso tramite l’avvocato Alfano e portato le carte in Tribunale. Il 12 febbraio scorso la sentenza del giudice Cavalcanti, che ha valutato le ragioni dei ricorrenti e della Regione Calabria decidendo in favore dei primi. La procedura è stata completamente regolare e gli otto lavoratori potranno prendere immediatamente il loro posto nell’Asp di Cosenza.