Comprende 26 obiettivi prioritari la missione affidata dal Governo a Guido Longo, nuovo commissario per il piano di rientro dal deficit sanitario nominato ieri dopo le dimissioni del generale Saverio Cotticelli e una serie di rinunce all’incarico da parte delle persone chiamate a sostituirlo. Un mandato sostanzialmente in linea con i compiti assegnati al suo predecessore, eccetto che per due punti: la stesura del piano anti Covid, su cui è scivolato il generale Cotticelli a cui la missione era stata affidata successivamente alla nomina con comunicazioni dal ministero della Salute di cui l’ex militare in pensione ha confessato di non sapere nulla, e la ricognizione, con relativa quantificazione e gestione, del contenzioso attivo e passivo in essere e la verifica dei fondi rischi aziendali e consolidato sanitario regionale. Il decreto di nomina affida al Commissario ad acta, che potrà avvalersi di una struttura composta da 25 persone, l’incarico “prioritario” di attuare i programmi operativi 2019-2021, di proseguire l’attuazione del Piano di rientro nonché di tutti gli interventi necessari “a garantire, in maniera uniforme sul territorio regionale, l’erogazione dei livelli essenziali di assistenza in condizioni di efficienza, appropriatezza, sicurezza e qualità, nei termini indicati dai Tavoli tecnici di verifica, ivi compresa l’attuazione del decreto legge 10 novembre 2020 numero 150”. Nell’ambito di questa cornice, sono indicate le azioni e gli interventi necessari.
Compete al nuovo commissario, è scritto nel decreto di nomina a firma del Presidente del Consiglio e dei ministri della Salute e dell’Economia, l’adozione “di ogni necessaria iniziativa al fine di ricondurre il livello di erogazione dei livelli essenziali di assistenza agli standard di riferimento, in particolare con riguardo all’adesione agli screening oncologici, all’assistenza territoriale ed alla qualità e sicurezza dell’assistenza ospedaliera”. Secondo punto è il completamento ed attuazione del piano di riorganizzazione della rete ospedaliera e della rete di emergenza-urgenza “in coerenza con il fabbisogno assistenziale”. Seguono la definizione ed attuazione delle reti cliniche specialistiche e il monitoraggio delle procedure per la realizzazione dei nuovi ospedali, oltre al completamento del riassetto della rete dei laboratori e di assistenza specialistica ambulatoriale.
Compete al nuovo commissario, è scritto nel decreto di nomina a firma del Presidente del Consiglio e dei ministri della Salute e dell’Economia, l’adozione “di ogni necessaria iniziativa al fine di ricondurre il livello di erogazione dei livelli essenziali di assistenza agli standard di riferimento, in particolare con riguardo all’adesione agli screening oncologici, all’assistenza territoriale ed alla qualità e sicurezza dell’assistenza ospedaliera”. Secondo punto è il completamento ed attuazione del piano di riorganizzazione della rete ospedaliera e della rete di emergenza-urgenza “in coerenza con il fabbisogno assistenziale”. Seguono la definizione ed attuazione delle reti cliniche specialistiche e il monitoraggio delle procedure per la realizzazione dei nuovi ospedali, oltre al completamento del riassetto della rete dei laboratori e di assistenza specialistica ambulatoriale.