Rimane un argomento spinoso quello della sanità a Catanzaro e dopo gli incidenti e le proteste Riccio vuole che l’Asp si attivi
“Chi pensa che la mancanza di una classe dirigente del luogo, in fondo sia una carenza che si può colmare nominando valenti uomini dello Stato che però sono altro rispetto all’essere uomini di amministrazione, è chiaro che non ha a cuore le sorti del territorio inteso non come entità geografica ma come eccellenze.” Lo afferma Eugenio Riccio, consigliere comunale di Catanzaro, che torna a parlare di sanità.
“Chi pensa che la mancanza di una classe dirigente del luogo, in fondo sia una carenza che si può colmare nominando valenti uomini dello Stato che però sono altro rispetto all’essere uomini di amministrazione, è chiaro che non ha a cuore le sorti del territorio inteso non come entità geografica ma come eccellenze.” Lo afferma Eugenio Riccio, consigliere comunale di Catanzaro, che torna a parlare di sanità.
“Accade dunque – continua Riccio – che esistono figli e figliastri. E i figliastri sono sempre, guarda caso, quelli che lavorano nel sociale che al territorio danno oltre al lavoro, tempo e dedizione , ricevendo in cambio cosa? Il nulla. Sia chiaro a tutti che l’Asp ha risorse sufficienti per saldare i debiti con i fornitori, e tra questi esiste il centro calabrese di solidarietà che non è solo eccellenza nel campo socio sanitario, ma è anche una “fabbrica” di speranze. Al centro calabrese entrano problemi ed escono nuove opportunità per l’intera società .
Qualcosa – conclude il consigliere Riccio – che per qualcuno sembra non avere valore . Chi ha proseguito la mirabile opera di Don Mimmo Battaglia merita rispetto , attenzione e sopratutto deve essere trattato al pari degli altri , perché fa anche meglio di tanti altri. Si sbrighi dunque l’Asp, si sbrighino i signori delle stanze dei bottoni, perché la vita non aspetta e il centro calabrese di solidarietà ha bisogno di linfa per dare vita.”
Redazione Calabria 7