“La situazione – affermano – è grave, gravissima. E’ urgente avere un incontro con l’assessore regionale al Welfare e il presidente della terza Commissione consiliare per parlare delle criticità del settore. Da gennaio 2019 le strutture socio assistenziali erogano prestazioni in favore delle fasce deboli in assenza di contratti con l’Ente Regione, cosa che non consente loro di emettere fattura a fine mese e dunque di accedere al credito bancario. Questa condizione, unita ai ritardi atavici nel rimborso delle spettanze in favore delle strutture per le prestazioni erogate, pongono l’intero sistema a rischio imminente di default.

A fine febbraio di quest’anno la Regione Calabria ha comunicato la volontà di procedere al rinnovo dei contratti. Ad oggi, nessun contratto è stato firmato né con scadenza al 30 aprile né al 30 giugno. Ciò pone le strutture in una condizione di grande preoccupazione perché hanno in essere contratti di lavoro a tempo indeterminato con i propri dipendenti, contratti di locazione degli immobili novennali nonché contratti annuali con i propri fornitori. Le strutture – concludono Confapi Sanità privata e Aias sezione di Cetraro –  percepiscono la stessa retta dal 1987.

Per questo, pretendiamo un incontro, un confronto immediato con l’assessore regionale al welfare e il presidente della terza Commissione consiliare”.

Redazione Calabria 7