Sanità, Confindustria: “Ospedali pubblici Reggio allo stremo”

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“A distanza di quattro mesi dall’approvazione del cosiddetto ‘Decreto Calabria’, la situazione della sanità nella nostra regione ed in particolare nella provincia di Reggio appare sempre più drammatica”. E’ quanto si legge in un comunicato di Nino Cuzzucoli, presidente territoriale per Confindustria Reggio della sezione Sanità di Unindustria Calabria. La nota prosegue: “Gli ospedali pubblici sono allo stremo per mancanza di personale o per difficoltà negli approvvigionamenti, mentre la sanità privata è al collasso a causa del blocco totale dei pagamenti relativi al 2018, oltre che per l’incertezza che avvolge quelli futuri. Un comparto fondamentale dell’economia reggina è praticamente in ginocchio: i fornitori di beni e servizi rischiano di non disporre più delle risorse necessarie sia per garantire la loro attività, sia per pagare i loro dipendenti con il rischio di far deflagrare una drammatica questione occupazionale”.

Cuzzucoli aggiunge: “In questo quadro incombe ancora la richiesta di dissesto finanziario dell’azienda sanitaria provinciale inoltrata dai commissari che, nel caso venisse accolta, rischierebbe di condurre molte aziende del comparto sanità a drastici ridimensionamenti se non al fallimento. Ogni impresa investe sul proprio territorio offrendo servizi e posti di lavoro, ma ha anche necessità di conoscere e valutare i progetti e gli intendimenti di chi è chiamato a gestire la cosa pubblica per pianificare gli investimenti, per orientare le scelte, per assumere impegni sostenibili economicamente e sul piano organizzativo. Per tali ragioni – prosegue la nota – assieme agli altri imprenditori del settore abbiamo richiesto un incontro con i commissari dell’Asp di Reggio Calabria con lo scopo di focalizzare le problematiche che investono le piccole e medie aziende del comparto sanità della nostra provincia e conoscere le azioni messe in campo per la risoluzione delle stesse. Pur comprendendo la complessità del momento anche per gli stessi commissari, confidiamo in un positivo accoglimento della nostra richiesta perché siamo convinti che la strada del dialogo e del confronto costruttivo sia l’unica in grado di contemperare interessi diversi ed egualmente rilevanti, ovvero – conclude Cuzzucoli – la necessità di mettere ordine nella babele dei conti pubblici ma anche la salvaguardia dell’offerta sanitaria, la sopravvivenza delle imprese e la tutela dei livelli occupazionali”.

Cuzzucoli aggiunge: “In questo quadro incombe ancora la richiesta di dissesto finanziario dell’azienda sanitaria provinciale inoltrata dai commissari che, nel caso venisse accolta, rischierebbe di condurre molte aziende del comparto sanità a drastici ridimensionamenti se non al fallimento. Ogni impresa investe sul proprio territorio offrendo servizi e posti di lavoro, ma ha anche necessità di conoscere e valutare i progetti e gli intendimenti di chi è chiamato a gestire la cosa pubblica per pianificare gli investimenti, per orientare le scelte, per assumere impegni sostenibili economicamente e sul piano organizzativo. Per tali ragioni – prosegue la nota – assieme agli altri imprenditori del settore abbiamo richiesto un incontro con i commissari dell’Asp di Reggio Calabria con lo scopo di focalizzare le problematiche che investono le piccole e medie aziende del comparto sanità della nostra provincia e conoscere le azioni messe in campo per la risoluzione delle stesse. Pur comprendendo la complessità del momento anche per gli stessi commissari, confidiamo in un positivo accoglimento della nostra richiesta perché siamo convinti che la strada del dialogo e del confronto costruttivo sia l’unica in grado di contemperare interessi diversi ed egualmente rilevanti, ovvero – conclude Cuzzucoli – la necessità di mettere ordine nella babele dei conti pubblici ma anche la salvaguardia dell’offerta sanitaria, la sopravvivenza delle imprese e la tutela dei livelli occupazionali”.

Redazione Calabria 7

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