Era il 19 luglio 2019. Il Consiglio dei Ministri, diciotto giorni dopo le dimissioni presentate dal sub commissario Thomas Schael, designava, su proposta del ministro dell’Economia Giovanni Tria, il nuovo sub-commissario per la sanità calabrese: Maria Crocco, laureata in giurisprudenza e manager di lungo corso nel campo sanitario con importanti esperienze maturate all’interno della Regione Abruzzo. Il Governo avrebbe deciso di puntare su di lei perché convinto delle sue doti ragionieristiche e di politica sanitaria: viene infatti segnalata tra le artefici della ripresa del settore: l’Abruzzo ha superato l’esame del ministero anche per quanto riguarda i livelli di assistenza.
La prima nomina e l’entusiasmo dell’ex ministro Grillo
La prima nomina e l’entusiasmo dell’ex ministro Grillo
“Faccio i miei migliori auguri alla dottoressa Crocco che vanta una significativa esperienza nella gestione sanitaria e che, da oggi, è chiamata a un lavoro non semplice – dichiarava l’ex ministro della Salute del governo “gialloverde”, Giulia Grillo – ma che, ed è questo il mio auspicio, saprà onorare con entusiasmo e determinazione, per il bene dei cittadini, ma anche di chi lavora con serietà e dedizione nella sanità calabrese. Il ministero della Salute – assicurava Grillo – continuerà a supportare la struttura commissariale della Regione Calabria affinché siano presto raggiunti i risultati che tutto il Paese, e non solo i calabresi, attendono e per i quali ci siamo impegnati in questi mesi di intenso lavoro culminati nell’approvazione del Decreto Calabria, trasformato in legge nelle scorse settimane”.
Lo scandalo Cotticelli e i rimproveri di “Maria”
“Maria”, è entrata nel dibattito politico recente, a seguito dell’intervista rilasciata ad una televisione nazionale dall’ormai ex commissario alla sanità calabrese, Saverio Cotticelli, per i rimproveri rivolti proprio ad un incerto e impreparato Cotticelli: “La devi finire, quando fai queste cose devi andare preparato”. La sensazione che in molti hanno respirato nei corridoi del dipartimento Tutela della Salute, in questi mesi, è che il commissario della sanità calabrese, di fatto, fosse proprio lei.
Il Consiglio dei ministri ha deciso di confermarla nella struttura che sarà guidata dal manager romagnolo Giuseppe Zuccatelli. Struttura che sarà rafforzata e ampliata secondo quanto previsto dal Decreto Calabria bis. Ma quello che i calabresi si attendono è che la Calabria si doti al più presto del Piano di contrasto al Covid in grado di utilizzare al meglio, per garantire il diritto alla salute dei calabresi, le risorse stanziate dal governo per contrastare l’emergenza sanitaria in atto. (bru. mir.)
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