Un provvedimento di interdizione dai pubblici uffici per un anno è stato disposto dal Gip del Tribunale di Cosenza Manuela Gallo nei confronti degli ex commissari alla sanità calabresi Massimo Scura e Saverio Cotticelli e per l’ex direttore del Dipartimento salute della Regione Calabria, oggi responsabile per l’emergenza Covid, Antonio Belcastro. I tre sono indagati nell’ambito dell’inchiesta “Sistema Cosenza”, che la Procura della Repubblica di Cosenza sta conducendo in relazione a presunte irregolarità scoperte nella redazione dei bilanci dell’Azienda sanitaria cosentina. Il provvedimento del giudice è immediatamente esecutivo e riguarda anche i dirigenti dell’Asp di Cosenza Bruno Zito e Vincenzo Ferrari.
I nove, in occasione dell’operazione – condotta dalla Guardia di finanza il 5 febbraio scorso con l’esecuzione di divieto di dimora nei confronti di altri 6 indagati – avevano ricevuto l’invito a rendere testimonianza davanti al gip proprio in relazione alla richiesta della Procura della Repubblica di sospensione dall’esercizio di pubblico ufficio. Le accuse ipotizzate, a vario titolo, sono abuso d’ufficio, falsità materiale commessa del pubblico ufficiale in atti pubblici e falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici. I provvedimenti sono stati notificati dai finanzieri del Nucleo di Polizia economico-finanziaria di Cosenza.
“Si tratta – ha detto l’avvocato Francesco Rotundo, legale di Massimo Scura – di un provvedimento di oltre 200 pagine e certamente presenteremo ricorso al Tribunale della libertà. I commissari non hanno mai avuto il bilancio da parte del dipartimento e per questo il provvedimento mi lascia perplesso. Il mio assistito è rimasto male perché nel momento in cui ha avuto i bilanci dell’Asp li ha bocciati e al Gip abbiamo portato
il decreto con il quale Scura bocciò il bilancio 2014, per il 2015 e 2016 non gli é mai arrivato, come faceva a valutarlo? Queste pratiche non sono mai state istruite”.