“Le dichiarazione dell’ex Commissario alla Sanità della Calabria Scura sono gravissime e rappresentano la cartina al tornasole della situazione sanitaria che pesa, sempre più, sulle spalle dei cittadini calabresi, inermi innanzi a quanto appare ormai irrisolvibile da un decennio, ma che la politica deve affrontare in maniera determinata e seria, se non si vuole rimanere “ostaggio” di logiche incomprensibili che verrebbero a mettere in discussione anche la stessa democrazia”. Lo afferma, in una nota, il commissario della Lega in Calabria, Giacomo Francesco Saccomanno.
“Il silenzio della classe politica”
“Il silenzio della classe politica”
“Scura – dice – non ha avuto mezzi termini nel descrivere i Commissari Cotticelli e Longo “dilettanti allo sbaraglio”, riferendosi alla evidente incapacità dei due di affrontare la crisi sanitaria che richiede in Calabria precise capacità di carattere manageriale e amministrativo. Non a caso, la Lega ha chiesto da mesi, per come anche sostenuto dal mondo del civismo, al Governo la nomina dei reparti speciali della Guardia di Finanza per poter redigere i bilanci e verificare le eventuali illegittimità e/o illiceità nelle condotte assunte presso le Asp calabresi. La cosa che ancor di più meraviglia è il silenzio in questa direzione dell’intera classe politica. Oggi le parole di Massimo Scura devono preoccupare l’intero Governo nazionale e tutti i cittadini calabresi. La Lega, comunque, – conclude – non consentirà che la sanità calabrese venga ulteriormente distrutta e gestita da soggetti che non appaiono assolutamente adeguati, con la creazione di ulteriori disservizi, danni, disastri e tragedie”.