Sanità, l’Azienda unica ospedaliera di Catanzaro è realtà

pugliese-ciaccio

La Terza Commissione “Sanità, Attività sociali, culturali e formative” ha approvato all’unanimità la proposta di legge di unificazione dell’Azienda universitaria “Mater Domini” con l’Azienda ospedaliera “Pugliese-Ciaccio”.

Per la stessa proposta era stato disposto l’esame congiunto delle due proposte di legge: dei consiglieri Mirabello, Ciconte, Esposito, Parente, Scalzo e Tallini e del consigliere Bova.

Per la stessa proposta era stato disposto l’esame congiunto delle due proposte di legge: dei consiglieri Mirabello, Ciconte, Esposito, Parente, Scalzo e Tallini e del consigliere Bova.

Soddisfatto il presidente della Terza Commissione, Michele Mirabello, che ha sottolineato l’importanza della nascita della più grande azienda ospedaliera del Sud Italia.

Una sorta di momento epocale reso possibile grazie al lavoro bipartisan della Commissione.

Lo stesso Mirabello, durante la seduta, aveva rimarcato l’importanza della presenza di Saverio Cotticelli,Commissario ad acta per l’attuazione del piano di rientro del settore sanitario della Regione Calabria.

La legge approvata è stata definita fondamentale per la sanità calabrese.

Sulla questione è intervenuto, attraverso una nota stampa, il sindaco del capoluogo, Sergio Abramo

“L’approvazione all’unanimità della proposta di legge sull’Azienda unica ospedaliera di Catanzaro è un’ottima notizia: devo rivolgere un plauso a tutti i componenti della terza commissione del Consiglio regionale per aver licenziato il testo dando una risposta concreta alle mie sollecitazioni”.

Il voto favorevole della commissione era un atto che aspettavamo da tanto tempo e che dà, finalmente, un senso pieno a tutte quelle riunioni, fatte anche con il commissariato all’attuazione per il piano di rientro nella sanità, servite a sbloccare uno stallo che durava da troppi anni e sembrava doversi sempre avvitare su se stesso”.

Abramo ha voluto ringraziare “tutti i consiglieri regionali coinvolti nel voto in commissione e nella preparazione delle due bozze di legge. Tallini, Esposito, Parente e la Ferro, quando ricopriva l’incarico di consigliere regionale, Bova, Ciconte e Scalzo insieme al presidente Mirabello, hanno dimostrato cosa voglia dire lavorare, al di là degli schieramenti, per il bene di un territorio: è stato un lungo processo di ascolto e mediazione nel quale ognuno ha svolto la propria parte”.

Un ringraziamento, Abramo l’ha rivolto anche al commissario, generale Cotticelli: “Il suo arrivo ha accelerato ulteriormente il percorso già avviato con il suo predecessore. L’incontro con il generale giusto un paio di settimane fa mi aveva già convinto della sua determinazione e della consapevolezza comune dell’importanza dell’integrazione”.

Dal sindaco, ancora, un invito al Consiglio regionale: “Mi auguro introduca presto all’ordine del giorno dei lavori di Palazzo Campanella la discussione del testo per varare definitivamente una legge che ha obiettivamente una portata epocale. Sarebbe bello – ha aggiunto – che il Consiglio comunale del Capoluogo potesse partecipare alla seduta e nei prossimi giorni chiederò al presidente Irto un invito ufficiale. Siamo tutti d’accordo che la legge rappresenta lo strumento fondamentale per garantire lo sviluppo e potenziamento del sistema sanitario del capoluogo di regione, la valorizzazione dell’assistenza e della ricerca medica e di tutte le sue componenti professionali, oltre che l’unica strada possibile per evitare che si perdessero ingenti finanziamenti finalizzati al nuovo ospedale, alla casa della salute e all’ampliamento del polo oncologico del “Ciaccio” con il relativo aumento dei posti letto. Il lavoro non è comunque finito – ha concluso Abramo – e il Comune, tramite il Consiglio, avrà ancora un ruolo importante nel quale non si farà assolutamente trovare impreparato.

La situazione della sanità e dei nostri ospedali, il “Pugliese-Ciaccio” e la “Mater Domini”, sta a cuore di noi tutti e richiede la massima responsabilità e convergenza da parte di tutte le istituzioni”.

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