«La commissione straordinaria dell’Asp di Reggio Calabria deve garantire il trasporto gratuito ai dializzati reggini, costretti a faticosi spostamenti per almeno tre volte a settimana».
Lo afferma, in una nota, il deputato M5s Francesco Sapia, della commissione Sanità, che oggi ha visitato il centro Dialisi di Scilla, ascoltando alcuni dirigenti medici, e dopo ha incontrato a Reggio Calabria la signora Aisha, nonostante l’attenzione dei media ancora obbligata a chiedere passaggi in auto per andare a curarsi. «Non è umano né moderno permettere – rimarca il parlamentare – che nel 2020 esistano queste assurdità, che i più deboli vengano abbandonati e che nulla si muova, malgrado l’evidenza e il dovere di tutelare il diritto alla salute. Avevo già chiesto l’intervento della commissione straordinaria dell’Asp di Reggio Calabria, ma senza risposte.
Lo afferma, in una nota, il deputato M5s Francesco Sapia, della commissione Sanità, che oggi ha visitato il centro Dialisi di Scilla, ascoltando alcuni dirigenti medici, e dopo ha incontrato a Reggio Calabria la signora Aisha, nonostante l’attenzione dei media ancora obbligata a chiedere passaggi in auto per andare a curarsi. «Non è umano né moderno permettere – rimarca il parlamentare – che nel 2020 esistano queste assurdità, che i più deboli vengano abbandonati e che nulla si muova, malgrado l’evidenza e il dovere di tutelare il diritto alla salute. Avevo già chiesto l’intervento della commissione straordinaria dell’Asp di Reggio Calabria, ma senza risposte.
Sollecito il prefetto di Reggio Calabria a prendere in mano la situazione, perché non possiamo tentennare o rinviare sulla pelle dei dializzati. Intanto – conclude Sapia – si assicuri il trasporto gratuito a questi pazienti e poi si trovi una soluzione definitiva per aumentare i posti rene a Reggio Calabria. Anche in questo caso la struttura commissariale del governo sta dimostrando di dormire sulla collina di Germaneto, a Catanzaro. C’è una speranza, ministro Speranza? Arrivato a Reggio Calabria ti preoccuperai di questo dramma?».