Sanità, Siclari: “In piazza a Roma contro decreto”

‘Ndrangheta e voto di scambio, l’ex senatore Marco Siclari va ai domiciliari

“Con questo Decreto Sanità Calabria avete voluto certificare sia la lotta di potere e di poltrone tra il ministro Grillo e Oliverio, sia la demagogia della vostra politica che lascia il commissariamento che ha già fallito da 10 anni. Un decreto che non parla di sanità e non destina un solo euro all’assistenza sanitaria calabrese. Siete, però, dei fenomeni, avete aggiunto qualcosa di nuovo: i calabresi nel vostro decreto sono considerati criminali”. Lo afferma, in una nota, il senatore di Forza Italia Marco Siclari.

“Mandate in dissesto le ASP  – aggiunge – a causa dei bilanci non presentati dai dirigenti con l’obiettivo di fare chiudere i laboratori ed i centri di diagnosi e terapia (perché criminali) facendo pagare le vostre scelte sulla nostra pelle. Non volete garantite le prestazioni specialistiche ed ambulatoriali, i bambini faranno delle lunghissime liste di attesa, gli anziani rinunceranno alle cure. Il 18 alle ore 13 – conclude – i calabresi saranno a Roma, a Piazza Montecitorio, chiedendo di essere guardati negli occhi, perché nei loro occhi vedrete l’onestà di una popolazione che è di certo maggiore di quella di molti politici che gridano onestà. Siamo italiani. Concittadini miei, dedichiamo un giorno alla nostra dignità e onorabilità. Si parla di noi nel Decreto Calabria. Dobbiamo essere tutti a Roma per i nostri figli e i nostri genitori. Non costa nulla. Partiranno diversi pullman  – conclude – da tutte le province».

“Mandate in dissesto le ASP  – aggiunge – a causa dei bilanci non presentati dai dirigenti con l’obiettivo di fare chiudere i laboratori ed i centri di diagnosi e terapia (perché criminali) facendo pagare le vostre scelte sulla nostra pelle. Non volete garantite le prestazioni specialistiche ed ambulatoriali, i bambini faranno delle lunghissime liste di attesa, gli anziani rinunceranno alle cure. Il 18 alle ore 13 – conclude – i calabresi saranno a Roma, a Piazza Montecitorio, chiedendo di essere guardati negli occhi, perché nei loro occhi vedrete l’onestà di una popolazione che è di certo maggiore di quella di molti politici che gridano onestà. Siamo italiani. Concittadini miei, dedichiamo un giorno alla nostra dignità e onorabilità. Si parla di noi nel Decreto Calabria. Dobbiamo essere tutti a Roma per i nostri figli e i nostri genitori. Non costa nulla. Partiranno diversi pullman  – conclude – da tutte le province».

Redazione Calabria 7

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