Lo dispone il Tar Calabria con un’ordinanza con la quale, oggi, ha rigettato il ricorso promosso dall’Università Magna Grecia di Catanzaro contro la nomina di Zuccatelli, avvenuta con decreto del ministero della Salute dello scorso 13 dicembre. Zuccatelli era stato designato, ai sensi del “Decreto Calabria” 35/2019, commissario unico dello Ao “Pugliese-Ciaccio” e dell’Aou “Mater Domini” di Catanzaro senza l’intesa, prevista dalle norme vigenti, dell’Università di Catanzaro, che aveva fatto ricorso al Tar contro la presidenza del Consiglio dei ministri, il ministero della Salute e il commissario ad acta della sanità calabrese.

Il Tar oggi ha dato ragione alla parte resistente, spiegando, nell’ordinanza cautelare, che “la nomina per limitato periodo transitorio dell’organo commissariale, effettuata ai sensi dell’articolo 3 del decreto legge 35/19 sulla base del curriculum, dell’esperienza e competenza in organizzazione sanitaria e in gestione aziendale, non risulta arrecare un danno tangibile all’Università per il solo difetto del suo placet, fatta salva ogni valutazione sul procedimento di formazione della necessaria intesa”. Il Tribunale amministrativo regionale, inoltre, osserva che “le strutture ospedaliere, e tra di esse l’azienda ospedaliera universitaria ‘Mater Domini’ di Catanzaro, sono strutture essenziali nella gestione dell’attuale situazione emergenziale per l’epidemia Covid 19 e nel suo superamento”, evidenziando che “interventi cautelari sui nominati organi di vertice, anche solo in termini di ‘remand’, possa pregiudicare il primario interesse pubblico alla salute, rispetto al quale è recessivo l’interesse della ricorrente non concretamente pregiudicato”.