Sant’Anna, i sindacati incontrano il commissario Asp Latella: “Subito un tavolo in Prefettura”

sant'anna hospital

Una riunione interlocutoria che ha contribuito al chiarimento di alcuni aspetti legati alla risoluzione della vertenza relativa al prosieguo delle attività della clinica sant’Anna Hospital e che di fatto ha prodotto una precisa esigenza: quella di avviare un confronto allargato ai principali interlocutori istituzionali superando i “compartimenti stagni” per definire in maniera definitiva, e utile, i complessi aspetti burocratici in atto. E’ questo l’esito dell’incontro che i rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uil hanno tenuto questa mattina con la dottoressa Luisa Latella, alla guida della triade commissariale alla testa dell’Azienda sanitaria provinciale di Catanzaro. Alla riunione, nella sede della direzione dell’Asp, hanno preso parte il segretario generale della Cgil Area Vasta Catanzaro-Crotone-Vibo, Enzo Scalese, il segretario della Fp Cgil Franco Grillo, delegato anche dalla Uil Fp Uil, e Luigi Tallarico della Cisl Fp Magna Grecia Catanzaro.

Cgil, Cisl e Uil hanno chiesto chiarimenti in merito ai recenti sviluppi, legati sia alla sentenza del Tar Calabria che al percorso intrapreso per la risoluzione degli aspetti burocratici legati ad aspetti dirimenti come l’accreditamento, la presentazione del certificato di agibilità e firma dei contratti di servizio; ma soprattutto hanno ribadito la convinzione che “bisogna fare in fretta. Non c’è più tempo da perdere: la definizione di una situazione straordinaria necessita di risposte urgenti e non ordinarie, soprattutto perché in gioco c’è il diritto alla salute di migliaia di pazienti costretti a lasciare la propria regione con le conseguenti difficoltà che ricadono sulle famiglie, per avventurarsi in viaggi della speranza che incrementano la migrazione sanitaria. E questo con il rischio di perdere per strada professionalità che hanno contribuito a fare della clinica una struttura d’eccellenza riconosciuta in un tutto il Paese. Il diritto alla salute – affermano ancora i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil – deve coniugarsi al diritto al lavoro di trecento dipendenti, per cui non possiamo prescindere dal mantenimento dei livelli occupazionali. A questo punto, riteniamo opportuno e urgente che le parti istituzionali coinvolte, e ci riferiamo prima di tutto all’Asp di Catanzaro e al commissario ad acta alla sanità, oltre che al Dipartimento Tutela della salute della Regione Calabria, si ritrovino tutti allo stesso tavolo per portare a sintesi le posizioni contrapposte con una soluzione definitiva da portare a lavoratori e pazienti: ci dicano quali sono gli obiettivi da perseguire e i tempi da scandire. A questo scopo abbiamo già inviato una richiesta al prefetto di Catanzaro, Maria Teresa Cucinotta, affinché convochi al più presto le parti nella sede dell’ufficio territoriale di Governo. Abbiamo già raccolto la disponibilità della dottoressa Latella. Si faccia in fretta – concludono i sindacati – il tempo è scaduto”.

Cgil, Cisl e Uil hanno chiesto chiarimenti in merito ai recenti sviluppi, legati sia alla sentenza del Tar Calabria che al percorso intrapreso per la risoluzione degli aspetti burocratici legati ad aspetti dirimenti come l’accreditamento, la presentazione del certificato di agibilità e firma dei contratti di servizio; ma soprattutto hanno ribadito la convinzione che “bisogna fare in fretta. Non c’è più tempo da perdere: la definizione di una situazione straordinaria necessita di risposte urgenti e non ordinarie, soprattutto perché in gioco c’è il diritto alla salute di migliaia di pazienti costretti a lasciare la propria regione con le conseguenti difficoltà che ricadono sulle famiglie, per avventurarsi in viaggi della speranza che incrementano la migrazione sanitaria. E questo con il rischio di perdere per strada professionalità che hanno contribuito a fare della clinica una struttura d’eccellenza riconosciuta in un tutto il Paese. Il diritto alla salute – affermano ancora i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil – deve coniugarsi al diritto al lavoro di trecento dipendenti, per cui non possiamo prescindere dal mantenimento dei livelli occupazionali. A questo punto, riteniamo opportuno e urgente che le parti istituzionali coinvolte, e ci riferiamo prima di tutto all’Asp di Catanzaro e al commissario ad acta alla sanità, oltre che al Dipartimento Tutela della salute della Regione Calabria, si ritrovino tutti allo stesso tavolo per portare a sintesi le posizioni contrapposte con una soluzione definitiva da portare a lavoratori e pazienti: ci dicano quali sono gli obiettivi da perseguire e i tempi da scandire. A questo scopo abbiamo già inviato una richiesta al prefetto di Catanzaro, Maria Teresa Cucinotta, affinché convochi al più presto le parti nella sede dell’ufficio territoriale di Governo. Abbiamo già raccolto la disponibilità della dottoressa Latella. Si faccia in fretta – concludono i sindacati – il tempo è scaduto”.

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