“Calino la maschera i dirigenti ministeriali Angela Adduce e Andrea Urbani, se la loro volontà fosse di lasciare che la Calabria continui a spendere 300 milioni all’anno per l’emigrazione sanitaria”. Lo afferma, in una nota, il deputato M5S Francesco Sapia, della commissione Sanità, che spiega: “È inaccettabile la scelta dei commissari alla Sanità calabrese, Crocco e Cotticelli, di determinare al ribasso il fabbisogno di personale dell’ospedale di Reggio Calabria. I costi per l’emigrazione sanitaria non diminuiranno mai, se ancora mancheranno medici e infermieri, che si possono assumere come prevede il decreto Calabria, piuttosto che con i vecchi algoritmi burocratici tanto amati dalla sub-commissaria Maria Crocco, chiusa nel fantastico mondo dei calcoli matematici e impermeabile alle necessità e possibilità di assunzione di nuovo personale”.