Post “offensivi”. È con questa motivazione che la pagina Facebook Satiranzaro, gestita dal nostro collega giornalista Matteo Brancati, chiuderà momentaneamente battenti, dopo le numerose segnalazioni arrivategli.
Ad annunciarlo è lo stesso Brancati in un post in cui spiega il perché di questa scelta.
Ad annunciarlo è lo stesso Brancati in un post in cui spiega il perché di questa scelta.
Satiranzaro è una pagina molto seguita, che tratta della città Capoluogo di regione e di chi l’amministra in maniera divertente ed ironica che «di offensivo non ha nulla, come si può evincere da 2 anni a questa parte», dichiara il collega e sottoscrivono anche i più volte “satirizzati” Stefano Veraldi, Nicola Fiorita, Marco Polimeni e Paolo Mattia che in una nota congiunta dichiarano: «Satiranzaro non deve fermarsi e non si tocca!».
«Questa pagina per Catanzaro è una risorsa – continuano – e la vicenda deve essere da spunto per riflettere circa l’esigenza sempre crescente di una libera informazione. Non ci sono mezzi termini quando si parla di satira: essa non conosce compromessi. È questo il punto. Se non indigna, se non vi colpisce, se non vi spiazza, non è satira. Gli editoriali si sprecano, si sprecano i tweet e i post. Brucia quel sentimento di indignazione proveniente dalla società civile e dalla politica. Saliamo tutti in cattedra, di nuovo, per pretendere di spiegare che cosa sia la satira. Ma non lo sappiamo. Guardiamo il dito e non la luna. Guardiamo una vignetta che può disorientare. Anzi, ci rifiutiamo di osservare con spirito auto critico. E reagiamo duramente… ma la satira deve, in sostanza, servire alla società facendola riflettere su un dato argomento, scelto dall’autore ma scaturente dalla realtà. Quello della satira è un fine preciso, che noi vogliamo tutelare a partire da Satiranzaro».
Redazione Calabria 7