Oltre milleduecento casi e tre vittime nell’ultimo bollettino della Calabria. E pressione sui reparti ospedalieri ancora oltre la soglia d’allerta fissata dal ministro della Salute, Roberto Speranza. Per fortuna – almeno si spera – da poche settimane c’è un’arma in più Contro il Covid, uno strumento destinato ai pazienti fragili. Si tratta dell’antivirale Paxlovid, il farmaco orale indicato nel trattamento degli adulti che non necessitano di ossigenoterapia e che sono a rischio di progressione Covid di grado severo. La Calabria è una tra le prime regioni italiane (LEGGI) ad averlo reso disponibile attraverso la prescrizioni dei medici di famiglia e ritirandolo, in un secondo momento, in una qualsiasi farmacia.
Categorie a rischio
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Il nuovo farmaco antivirale dell’azienda statunitense Pfizer è destinato ai soggetti fragili, i pazienti immunocompromessi. “Siamo sicuramente in una nuova fase della pandemia. Non c’è più la pressione sulle terapie intensive e sulla rete ospedaliera però non bisogna abbassare la guardia. Ma esiste – dichiara al Tgr il coordinatore del Gruppo tecnico dell’emergenza Covid, Andrea Bruni – una categoria di popolazione che continua, comunque, ad essere a rischio. Somministrato in modo precoce, entro i primi cinque giorni dalla riscontrata positività, il Paxlovid consente di evitare il ricovero ospedaliero perché blocca la progressione della malattia verso la forma grave”.
“Solo in alcuni casi”
Le richieste sono attualmente molto basse, il lieve ma continuo calo dei contagi da Covid porta ad un evidente percezione minore del rischio. “Per adesso neanche una richiesta – incalza una farmacista al Tg regionale – siamo pronti ad ordinarlo”. Una dottoressa precisa la questione: “Noi riceviamo la ricetta da parte del medico di base e successivamente lo ordiniamo al Dpc regionale.
Il Paxlovid è uno strumento in più per evitare che le persone a rischio finiscano in ospedale. Ma non è un sostituto del vaccino, secondo quanto riferito dagli esperti. “Un farmaco che deve essere somministrato sempre con estrema attenzione e in determinati casi”, avverte un altro farmacista. La strategia cui si appella l’ormai nota categoria dei virologi, infatti, è sempre quella della prevenzione attraverso la somministrazione del siero contro il Coronavirus. “I vaccini hanno salvato la vita a milioni di persone nel mondo ed è importante – conclude Bruni – che quelli che vivono all’interno delle Rsa – più esposti al virus – facciano la seconda dose booster proteggendosi, in tal modo, dal Covid-19″.