Ha un nome e un cognome uno dei presunti scafisti dell’ultimo sbarco di migranti accolti a Vibo Marina l’altro ieri. Al termine di mirate attività investigative, disposte dal questore di Vibo Cristiano Tatarelli, i poliziotti della Squadra Mobile diretti dal dirigente Gianni Albano in collaborazione con la Guardia Costiera, hanno fermato un giovane siriano accusato di aver condotto nelle acque territoriali italiane uno dei barconi carico di migranti individuato nel cuore del Mediterraneo e tratto in salvo. Il presunto scafista è in stato di fermo in carcere a Vibo Valentia a disposizione dell’autorità giudiziaria. Le indagini della polizia proseguono e sono finalizzate alla ricerca di altri scafisti o complici del giovane siriano.
Lo sbarco di migranti a Vibo Marina
Lo sbarco di migranti a Vibo Marina
I 430 migranti, che da una settimana viaggiano in mare, sono stati soccorsi tra Sicilia e Grecia dalla nave Diciotti della Guardia Costiera assieme a due motovedette partite da Roccella Jonica. I migranti a bordo del motopeschereccio una volta identificati e superati gli accertamenti medici sono stati destinati in varie strutture di accoglienza. Oltre 200 sono stati trasferiti al Cara Sant’Anna di Isola Capo Rizzuto, mentre sul territorio vibonese sono rimasti solo i minori non accompagnati ospitati in un capannone della zona industriale in attesa di essere ricollocati in centri dedicati. (mi.fa.)