Sblocca cantieri, Ferro (FdI): “Calabria dimenticata”

intitolazione via Giorgio Almirante

“Lo sblocca-cantieri dimentica la Calabria. Non solo il governo a guida Cinque stelle non è stato in grado di sbloccare l’unica grande opera già finanziata per il Sud, ovvero il terzo megalotto della nuova statale 106 ionica, ma sono tante altre le opere che meritavano di essere considerate prioritarie: dal completamento della Statale 106 nel Reggino alla Trasversale delle Serre, alla diga del Melito, al potenziamento della linea ferroviaria tirrenica con l’alta velocità”. E’ quanto afferma il deputato di Fratelli d’Italia Wanda Ferro, che ha sottoscritto e votato a favore degli emendamenti presentati dai colleghi Martina Nardi ed Enza Bruno Bossio al decreto sblocca cantieri.

“Abbiamo condiviso nel merito le osservazioni mosse dai deputati del Pd – ha spiegato Wanda Ferro durante il suo intervento in aula – anche se avremmo preferito che quello che oggi hanno contestato fosse stato realizzato dal precedente governo”.

“Abbiamo condiviso nel merito le osservazioni mosse dai deputati del Pd – ha spiegato Wanda Ferro durante il suo intervento in aula – anche se avremmo preferito che quello che oggi hanno contestato fosse stato realizzato dal precedente governo”.

Per Wanda Ferro “è gravissimo che il Movimento Cinque stelle, che ha fatto incetta di voti alle Politiche, abbia completamente tradito le istanze dei calabresi in un provvedimento che avrebbe potuto invece far recuperare almeno una piccola parte del gap infrastrutturale che penalizza la regione frenandone lo sviluppo e la competitività. Le passerelle del ministro Toninelli sono state un imbroglio. I cittadini, che sono un passo più avanti della politica, lo hanno capito, e per questo stanno togliendo fiducia e consensi ai grillini. Con lo sblocca-cantieri il governo ha deciso non che ci sarà una Italia a due velocità, ma che ci saranno regioni come la Calabria costrette a non muoversi affatto”. Wanda Ferro ha quindi evidenziato la necessità di riscrivere le regole sugli appalti pubblici per contrastare più efficacemente le infiltrazioni criminali, per ridurre i contenziosi e per porre un freno alla aggiudicazione delle gare con il criterio del massimo ribasso: “quando un’opera viene aggiudicata con un 44 per cento di ribasso rispetto alla base di gara è evidente il rischio che l’opera non venga mai ultimata, o peggio che venga realizzata risparmiando sulla sicurezza del lavoro e sulla qualità dei materiali utilizzati. Strade e viadotti si sbriciolano perché viene utilizzata la sabbia anziché il calcestruzzo”.

Wanda Ferro ha quindi evidenziato la necessità di “restituire alle Province, distrutte dalla riforma aborto firmata dall’ex ministro Delrio, gli strumenti e le risorse per la manutenzione di quella viabilità provinciale indispensabile allo sviluppo dei territorio”.  Infine il deputato di Fratelli d’Italia ha sottolineato la necessità di “rafforzare gli organici delle Prefetture in modo da dare riscontro in tempi ragionevoli alle amministrazioni locali in materia di certificazioni antimafia delle imprese”.

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