di Gabriella Passariello – In poco meno di ventiquattro ore è stato individuato il proprietario del gregge a guardia del quale si trovavano i cani, che hanno sbranato e ucciso la ventenne Simona Cavallaro, in località Monte Fiorino nel Comune di Satriano, nel Catanzarese. Si tratta di Pietro Russomanno, 44 anni, di Satriano, iscritto nel registro degli indagati per omicidio colposo. Il sostituto procuratore Irene Crea, titolare del fascicolo ha disposto per domattina il conferimento dell’incarico al consulente tecnico Isabella Aquila, specialista in Medicina legale per l’esame autoptico sul corpo della giovane donna. Conferimento al quale presenzieranno anche il difensore dell’indagato, l’avvocato Vincenzo Cicino e i legali delle parti offese, che potranno nominare un proprio consulente di parte.
L’idea di un picnic che si trasforma in tragedia
L’idea di un picnic che si trasforma in tragedia
Secondo la ricostruzione dei fatti sarebbero stati una decina i cani tra meticci e pastori maremmani a scagliarsi su Simona Cavallaro senza lasciarle via di scampo. I militari, coordinati dal tenente Luca Palladino hanno ascoltato il racconto del ragazzo che si trovava in quel momento con la vittima, riferendo che entrambi si trovavano in quella zona per fare un sopralluogo in vista di un pic nic che si sarebbe dovuto svolgere domenica. Ha raccontato, inoltre, di essere scappato non appena si è reso conto che gli animali potevano essere pericolosi, pensando che Simona lo stesse seguendo e di essere riuscito a raggiungere una costruzione in legno per rifugiarsi. Quando ha ripreso fiato e si è voltato a destra e a sinistra, si è accorto che Simona non c’era più, rimasta lì, nel luogo della tragedia in balìa del branco. A quel punto ha dato l’allarme chiamando i carabinieri che, giunti sul posto, hanno trovato il corpo di Simona senza vita.