Restano in carcere 10 indagati, coinvolti nell’operazione della Dda di Catanzaro, nome in codice Molo 13 contro la cosca Gallace di Guardavalle. Il Tribunale del riesame ha bocciato i ricorsi degli avvocati, nel cui collegio compaiono i nomi di Salvatore Staiano, Guido Contestabile, Natale Ferraiuolo, Vincenzo Cicino, per Francesco Taverniti, Francesco Riitano, Francesco Galati, Angelo Gagliardi, Nicola Chiefari, Domenico Vitale, 52 anni, Domenico Vitale, 44 anni, Paolo Riitano e Bruno Gallace. In cella anche Giuseppe Bava, codifeso dagli avvocati Vincenzo Garruba e Vincenzo Cicino, anche se per lui è caduto il reato associativo. I giudici del Riesame, hanno invece annullato l’ordinanza e disposto la scarcerazione immediata per Agazio Andreacchio, accogliendo l’istanza dell’avvocato Vincenzo Cicino.
Le ipotesi di accusa
Le ipotesi di accusa
Gli indagati, rispondono a vario titolo di associazione dedita al traffico internazionale di sostanze stupefacenti, commercio di droga e detenzione di arma da fuoco. Si tratta delle principali ipotesi d’accusa contestate ventuno indagati finiti al centro dell’inchiesta sfociata ad aprile scorso nel blitz della Guardia di finanza, con cui la Dda di Catanzaro ha smantellato un vero e proprio cartello dedito al narcotraffico con base operativa sul versante jonico catanzarese, il regno dei Gallace di Guardavalle, una delle più potenti e ricche famiglie di ‘ndrangheta dell’area centrale della Calabria.