Scappano senza pagare il conto, il padre di uno dei ragazzi paga e propone il figlio per lavorare gratis

Il genitore ha riconosciuto il figlio dalle immagini delle telecamere diffuse dai media e ha deciso di dare l'esempio in questo modo

Ha deciso di dare severamente il buon esempio il padre di uno dei ragazzi italiani che qualche giorno fa a Malta sono scappati da un ristorante senza pagare il conto.
La storia ha visto protagonisti un gruppo di giovani siciliani che, approfittando della scusa di uscire per una sigaretta, hanno lasciato il ristorante Pasta&Co di Msida senza pagare il conto da 20 euro a testa.
L’uomo che ha riconosciuto suo figlio nelle immagini delle telecamere di sorveglianza diffuse sui giornali, ha dunque deciso di agire in modo esemplare. In primo luogo, ha contattato il ristorante a Malta per risarcire il conto non pagato (aggiungendo dei soldi che saranno devoluti in beneficenza) e successivamente ha anche offerto al locale la possibilità di far lavorare suo figlio gratuitamente la prossima estate come forma di riparazione.

L’offerta declinata: “Compreso errore di gioventù”

L’offerta declinata: “Compreso errore di gioventù”

I proprietari del ristorante, Bertrand e Giacomo, originari rispettivamente di Malta e Sicilia, avevano inizialmente denunciato l’accaduto alla polizia e ai media locali siciliani, riconoscendo l’accento dei giovani e mettendo in luce il loro amore per l’Italia.
Il conto non saldato da parte dei cinque ragazzi ammontava a circa 100 euro, ma il padre di uno dei giovani ha fatto un bonifico per coprire il conto e ha persino aggiunto 150 euro per devolverli a un’associazione di beneficenza che si occupa di persone con disabilità, chiamata fondazione Arka. Di fronte a questa generosa offerta, Bertrand e Giacomo hanno ritirato la denuncia.
Tuttavia, l’offerta di far lavorare il ragazzo nel ristorante è stata gentilmente declinata dai titolari di Pasta&Co. Hanno compreso che gli errori fanno parte dell’età giovanile e che il giovane avrebbe imparato la sua lezione senza la necessità di ulteriori umiliazioni.

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