Si è svolta davanti al Gip di Castrovillari, venerdì 30 luglio, l’udienza di convalida dell’arresto dei due fratelli residenti a Corigliano-Rossano, F.G.A. di 37 anni e F.G. di 33, difesi dall’avvocato Ettore Zagarese, arrestati lo scorso 27 luglio con l’accusa di ricettazione detenzione abusiva di armi. Il pm Valentina Draetta aveva chiesto per entrambi la custodia cautelare in carcere alla quale il difensore si è opposto sostenendo l’inesistenza di esigenze che giustificassero la misura. Richiesta parzialmente accolta dal giudice che ha disposto la remissione in libertà con l’applicazione degli arresti domiciliari per il solo F.G. Il difensore ha già annunciato che ricorrerà al Tribunale della Libertà al fine di ottenere la completa liberazione dei propri clienti.
Gli uomini della Squadra di polizia giudiziaria del Commissariato di Corigliano-Rossano, al termine di attività investigative, eseguivano una perquisizione personale e domiciliare a carico dei due fratelli che dava esito positivo. In uno zaino del tipo “borsa frigo” venivano trovate 278 cartucce calibro 12, mentre all’interno di un ripostiglio si rinveniva un fucile a canne sovraesposte del medesimo calibro occultato nelle conserve alimentari. I primi accertamenti consentivano di verificare che la già menzionata arma risultava essere in buono stato di funzionamento e pronta per un eventuale utilizzo. Il fucile, inoltre, risultava essere stato rubato al legittimo proprietario a seguito di rapina avvenuta agli inizi del 2020 in un comune della provincia di Brindisi.
Gli uomini della Squadra di polizia giudiziaria del Commissariato di Corigliano-Rossano, al termine di attività investigative, eseguivano una perquisizione personale e domiciliare a carico dei due fratelli che dava esito positivo. In uno zaino del tipo “borsa frigo” venivano trovate 278 cartucce calibro 12, mentre all’interno di un ripostiglio si rinveniva un fucile a canne sovraesposte del medesimo calibro occultato nelle conserve alimentari. I primi accertamenti consentivano di verificare che la già menzionata arma risultava essere in buono stato di funzionamento e pronta per un eventuale utilizzo. Il fucile, inoltre, risultava essere stato rubato al legittimo proprietario a seguito di rapina avvenuta agli inizi del 2020 in un comune della provincia di Brindisi.