Il governo Meloni ha dato qualche mese fa il via libera all’attuazione del taglio del cuneo contributivo che, molto atteso dai lavoratori dipendenti, sta per entrare in vigore. A partire dal mese di luglio, infatti, gli stipendi subiranno del netto in busta paga. Il governo, decidendo di proseguire sulla strada della riduzione del carico contributivo a carico del lavoratore, ha portato il taglio rispettivamente al 6% e al 7%, a seconda della fascia di reddito annuo lordo. Fino ad oggi, il taglio vigente ammontava al 2% e al 3%. Questa riforma si tradurrà in un incremento dell’importo netto nelle buste paga di luglio, e tutti i lavoratori dipendenti ne beneficeranno con un aumento compreso tra 25 e 65 euro.
Chi saranno i beneficiari
Chi saranno i beneficiari
È importante sottolineare che l’aumento riguarda solo una determinata categoria di lavoratori, ossia coloro che percepiscono un reddito annuo lordo fino a 35.000 euro. Con l’approvazione del decreto Lavoro, il governo ha annunciato un taglio ulteriore di 4 punti percentuali del cuneo contributivo a carico dei lavoratori, già precedentemente ridotto dalla legge di Bilancio. Questo taglio si traduce in un aumento del netto in busta paga, ma l’entità varia in base allo stipendio dell’individuo. Pertanto, non tutti i lavoratori dipendenti potranno beneficiarne. Per chi guadagna fino a 25.000 euro lordi all’anno, il taglio passa dal 3% attuale al 7%. Coloro che guadagnano tra i 25.000 e i 35.000 euro, invece, passeranno al 6%. In questo modo, si somma un nuovo “sconto” all’attuale, portando il taglio a un valore effettivo notevolmente più alto.
Come si calcola l’aumento del netto in busta paga
L’effetto del nuovo taglio si rifletterà nell’aumento dello stipendio, il quale varierà tra i 25 e i 65 euro, a seconda del reddito annuo lordo del lavoratore dipendente. Si può schematizzare l’aumento suddividendo gli importi in scaglioni: coloro che guadagnano 10.000 euro all’anno, con un taglio del 7%, dovrebbero ricevere circa 25 euro in più netti in busta paga. Per chi guadagna 15.000 euro all’anno, l’aumento dovrebbe aggirarsi intorno ai 35 euro netti. L’incremento si attesterà a circa 45 euro netti per chi guadagna 20.000 euro all’anno, mentre coloro con un reddito di 25.000 euro annui vedranno un aumento di circa 50 euro netti. Successivamente, il taglio passerà al 6%: chi guadagna 30.000 euro all’anno dovrebbe ricevere circa 60 euro in più in busta paga, mentre chi guadagna 35.000 euro vedrà aumentare il netto di circa 65 euro. Resta da vedere gli effetti a lungo termine di questa riforma sul bilancio delle famiglie e sull’economia del paese. Tuttavia, per ora, i dipendenti possono guardare avanti con l’entusiasmo di vedere aumentare il proprio stipendio a partire dal mese di luglio.