È stato un po’ come diventare tutti genitori dopo tanta attesa per i volontari del Wwf e per turisti e residenti che hanno assistito le notti scorse alla schiusa delle uova di tartaruga caretta caretta sulla spiaggia di Roccelletta di Borgia. I piccoli rettili alla nascita non misurano più di 5 centimetri, ma hanno tanta forza da rompere il guscio, risalire il nido di sabbia e piano piano raggiungere il mare. La schiusa avviene nelle ore tra il tramonto e notte fonda e vederla dal vivo fa riflettere e capire quanto può la potenza della natura e di questi splendidi animali che popolano le acque del Mediterraneo. In questa estate 2020 sono circa dieci i nidi individuati e messi in sicurezza sul litorale jonico, tra cui quello di Roccelletta che è stato recintato fino al mare per permettere alle tartarughe di raggiungere l’acqua in totale sicurezza e preservare la vita di ogni piccolo. Ma la storia delle nidificazioni di caretta caretta in Calabria risale al 1988 quando sempre i volontari del Wwf ritrovarono un primo nido sulla spiaggia di Pietragrande.
Da allora ogni anno si occupano di setacciare il litorale che questi rettili prediligono per deporre le uova e fare in modo che non venga distrutto. In età adulta una tartaruga di questa specie può raggiungere anche i 140 centimetri per un peso che oscilla tra i 100 e i 160 chilogrammi e depongono circa 100 uova in una buca scavata dalla femmina nella sabbia e vengono lasciate lì fino alla schiusa per un periodo di tempo che va dai 42 ai 60 giorni. Questa mattina era ancora tanti i curiosi che sia avvicinavano al nido a scattare qualche foto delle impronte ancora visibile sulla sabbia nonostante il forte vento. Tanti i bimbi increduli, abituati magari a vedere esemplari di tartarughe negli zoo, mentre ora i più fortunati hanno potuto vivere da protagonisti un evento naturale carico di emozione e stupore. Le tartarughe caretta caretta sono classificate come vulnerabili dalla lista rossa della Iucn,l’ unione internazionale per la conservazione della natura.
Si tratta di animali origine antica, a rischio estinzione anche per via dei tanti incidenti, spesso infatti restano impigliate nelle reti da pesca o nelle eliche delle barche, ma anche molto spesso i nidi vengono distrutti dai bagnanti curiosi o inconsapevoli del danno che potrebbero recare alla specie. La tartaruga femmina sceglie in maniera attenta e precisa il luogo della nidificazione, a seconda delle caratteristiche chimiche della spiaggia, dobbiamo quindi ritenerci fortunatissimi ad averle ospiti sul nostro litorale e aiutare a preservare rispettando il grande lavoro che svolgono i volontari del Wwf. (d.r.)